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LA CERTEZZA DA CUI RIPARTIRE: LA COPPIA MILENKOVIC-QUARTA È GIÀ UNA GARANZIA

di Alessandro Di Nardo

La Fiorentina ha trovato la sua diga difensiva? Dieci giornate sono poche per capire se Vincenzo Italiano sia riuscito a dare un equilibrio alla sua retroguardia ma, dalla prova incolore di mercoledì sera all’Olimpico le indicazioni migliori le ha date la difesa ed una coppia, quella formata da Nikola Milenkovic e Lucas Martinez Quarta, che sembra ad oggi uno dei punti di forza della squadra viola. Ennesima prova di forza per il centrale serbo, che anche contro la Lazio, alle prese con un cliente scomodissimo come Ciro Immobile, ha dimostrato di essere un marcatore formidabile, uno dei migliori in A nella pur nobile arte di annullare fisicamente gli attaccanti avversari; prestazione eccezionale anche quella dell’argentino, con  12 palloni recuperati,  solo 4 persi ed il 93% di precisione nei passaggi, senza contare 3 tiri verso lo specchio (di cui uno, l’unico dei viola, in porta).

L’asse Serbia-Argentina, due paesi lontani geograficamente ma affini nei tratti caratteriali di popolazioni che hanno regalato alcuni tra i migliori “mastini” della storia del calcio, sembra iniziare a dare enormi garanzie per i viola: Milenkovic si esalta nei duelli aerei e nel contatto fisico costante con l’attaccante avversario; dal canto suo anche Quarta, seppur più piccolo di statura rispetto al collega(il classe ’96 è “solo” 1,83),  riempie di agonismo e fisicità le sue partite, preferendo però l’anticipo secco sul pallone al duello fisico prolungato; in più l’argentino sta aggiungendo alla linea difensiva viola una qualità nel palleggio e nelle uscite palla al piede che alla Fiorentina mancava da anni. In due hanno portato alla Fiorentina più di 120 palloni recuperati (80 da Milenkovic e 43 da Quarta). In più entrambi rappresentano due fattori sui calci piazzati: già due reti per il serbo, una contro il Napoli per l’argentino.

Insomma, per status (entrambi sono colonne delle rispettive nazionali), rendimento nell’ultimo periodo e prospettive future il duo serbo-argentino sembra essere uno dei cardini su cui poggiare il nuovo progetto tecnico: questo l’ha capito anche Vincenzo Italiano: quella con la Lazio è stata la seconda consecutiva da titolare per la coppia, mentre prima della trasferta nella capitale la rotazione continua voluta dal tecnico aveva riguardato anche i centrali, con Nastasic e Igor entrambi provati dal primo minuto in altre occasioni.  Italiano sembra aver quindi scelto: la coppia migliore è quella formata da Nikola e dal Chino, due baluardi su cui costruire la Fiorentina del futuro.