.

LA CLAUSOLA DELLA DISCORDIA

di Niccolò Santi

"Per ragioni legali non abbiamo potuto raccontare ma se gli avvocati di Gattuso si vogliono sedere con noi e togliere la clausola di riservatezza io sono d'accordo, così lui potrà dare la sua versione e la Fiorentina potrà rispondere...". Con queste parole il presidente Rocco Commisso ha riacceso la miccia nella giornata di giovedì tornando sul delicato tema della clausola di riservatezza inserita al momento del divorzio con Rino Gattuso, la cui replica non si è fatta attendere: "Ho letto quest'oggi le parole del presidente Commisso. Le sue dichirazioni mi hanno sorpreso perché è stata la Fiorentina a chiedere di inserire una clausola di riservatezza, ma se dovessero chiedermelo non avrei alcun problema a toglierla".

Inevitabilmente la questione infervora ancora le parti in causa, le quali scambievolmente hanno manifestato l'intenzione di liberarsi della suddetta formula di riserbo così da fornire ognuno la propria versione di una vicenda senza ombra di dubbio clamorosa. Se è facile che l'operazione possa culminare in una serie più o meno infinita di (ulteriori) polemiche, ricostruzioni e smentite, è altrettanto vero che buona parte della tifoseria potrebbe gradire un confronto, malgrado a distanza, per farsi un'opinione su una vicenda assai dibattuta oltreché controversa e chiudere lo sfortunato capitolo. La piazza resta, dunque, in attesa di eventuali sviluppi che possano porre fine una volta per tutte al giallo.