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LA CONGIURA DEL MERCATO

di Andrea Giannattasio

La potremmo chiamare “la congiura degli infortunati”. Quella strana sindrome, cioè, che sta clamorosamente condizionando di fatto di ora in ora il mercato della Fiorentina, che dopo i primi giorni stenta ancora a decollare (l’annuncio di Tino Costa è previsto in ogni caso nelle prossime ore). Dopo l’infortunio di Luisao al Benfica - che ha di fatto complicato in modo decisivo l’affare che avrebbe potuto portare già da tempo in maglia viola Lisandro Lopez - adesso ci s’è messo anche Rodrigo Ely a sparigliare le carte sul tavolo dei dirigenti viola. Con il pesante ko del giovane centrale del Milan (frattura del metatarso), il club rossonero ha deciso per il momento di congelare la cessione sia di Zapata sia soprattutto di Philippe Mexes, il secondo nome indicato da Paulo Sousa per rinforzare il reparto difensivo dopo quello del centrale in forza ai campioni di Portogallo.

Una bella grana per la Fiorentina, che in attesa di capire se davvero per Lisandro Lopez può ancora sperare in un cambio repentino di direzione (ad oggi il presidente lusitano lo ha dichiarato incedibile e gli ha sottoposto un lungo ed oneroso rinnovo), è costretta ancora una volta a guardarsi attorno, a staccare un altro petalo dalla margherita che sta stringendo in mano fin dai mesi scorsi. Zambrano dell’Eintracht? Fazio del Tottenham? Piste che la società viola continua a tenere vive ma che presentano a loro volta degli ostacoli sulla carta molto difficili (il peruviano è da tempo nel mirino del Benfica, l’argentino finirebbe invece per rafforzare la rivale degli Spurs in Europa League, prospettiva non certo gradita al club inglese). Il mercato però è ancora relativamente lungo. E, come affermato dal dg Rogg non più tardi di ieri, le alternative non dovrebbero mancare. Perlomeno, ad oggi, nella testa dei dirigenti.