LA CONTA DEGLI ESODATI
Un aumento costante, inarrestabile che testimonia inevitabilmente quanto si sia alzato il livello qualitativo della Fiorentina negli ultimi anni. Basta osservare il numero dei giocatori viola convocati nelle rispettive Nazionali di stagione in stagione per rendersi conto di quanta strada abbia fatto la rosa gigliata negli ultimi tre/quattro campionati, quando a settembre da prassi incombe la prima (da molti, allenatori in testa ritenuta fastidiosissima) sosta per le Nazionali. Nella stagione 2010-2011 infatti, quella del primo anno di Mihajlovic sulla panchina, furono solo sei i tesserati viola convocati nelle rispettive selezioni, al netto ovviamente dell'infortunato Stevan Jovetic, che dovette saltare tutta la stagione per la rottura del crociato.
Nel settembre 2010 salutarono, quindi, per dieci lunghi giorni Gamberini, Vargas, Mutu, Gilardino, Montolivo ed Adem Ljajic, un numero relativamente accettabile se si pensa che Montella in questi giorni dovrà rinunciare addirittura al doppio dei suoi giocatori (sono dodici i viola che sono stati chiamati dai rispettivi c.t.). Lo stesso dicasi per l'ultimo anno ''nero'' della gestione Della Valle, quello terminato con la notte dei cazzotti di Delio Rossi: in quel settembre partirono sette giocatori della Fiorentina (Vargas, Gilardino, Nastasic, Montolivo, Ljajic, Jovetic e Behrami), una cifra ragionevole che però già nel primo anno della gestione Montella aumentò sensibilmente.
Con l'approdo in viola di giocatori di calibro internazionale come Aquilani e Cuadrado (contando l'addio di Montolivo e la coatta esclusione di Ljajic, silurato da Miha per il ben noto inno non cantato), salirono infatti a dieci i viola chiamati in Nazionale (Viviano, Hegazy, Jovetic, El Hamdaoui, Aquilani, Cuadrado, Mati Fernandez, Savic, Wolski e Tomovic). Numeri già molto alti per una squadra che però, al di là del solo campionato, non aveva altre competizioni da giocarsi, a differenza di quanto sta avvenendo quest'anno: la stagione, peraltro, nella quale si è toccato il record assoluto degli ''esodati nazionali'', con il picco già ricordato di dodici tesserati: praticamente più di una squadra intera. Per gli amanti delle statistiche e del blasone, una simile diaspora calcistica non può fare che piacere ma non ci sarebbe da sconvolgersi se l'aeroplanino non la pensasse così. Il calcio, però, è anche questo.