LA DIFESA NUDA BALLA
Quattro gol in un quarto d'ora. Purtroppo per i tifosi viola non è l'ennesima riproposizione della storica rimonta contro la Juventus, bensì una rivisitazione più attuale della scena in salsa tedesca, nel quale però i viola hanno recitato la parte dello sparring partner, cadendo sotto la potenza di fuoco del 'Gladbach. Ed il risultato rischia di essere una stagione già tristemente compromessa con diversi mesi d'anticipo. Nel mirino di tutti, oltre a Sousa, la difesa gigliata, che ieri come negli ultimi periodi ha mostrato segni di cedimento strutturale, a livello individuale e collettivo, crollando sotto i ripetuti colpi tedeschi.
Sanchez che da mediano viene reinventato difensore, Gonzalo Rodriguez lontano anni luce da un rendimento accettabile per un centrale della sua nomea, Tomovic che dopo una serie di brutte apparizioni ha guadagnato rapidamente la via della panchina, al pari di Salcedo, proposto addirittura da laterale sinistro nella sua ultima apparizione e De Maio neanche giudicabile per quanto poco lo si è visto. Questo il desolante scenario di una retroguardia ormai nuda, con il solo Astori che a tratti riesce a salvare la baracca, e perennemente in ballo: nelle ultime dieci partite ufficiali dei viola sono arrivati ben 15 gol subiti. La retroguardia, come l'allenatore e ormai tutto l'ambiente, sembra spogliata di motivazioni e priva della concentrazione necessaria per giocarsela a certi livelli. "La difesa nuda balla" avrebbe potuto dire il fresco vincitore di Sanremo Gabbani, se avesse voluto parlare di Fiorentina.