LA DISFIDA DEI MODULI
L'imbarazzo della scelta. Se non riguardo ai giocatori (visti i tanti infortuni di questo periodo), sicuramente riguardo ai moduli di gioco. Montella ne ha già utilizzati 4 nelle prime sette gare disputate, tutti con risultati positivi. Anzi, per la verità una sorpresa c'è: riguarda il 4-3-3, utilizzato quest'anno solo pochi minuti e incapace di creare occasioni da gol. Ma andiamo con ordine.
3-5-2 - E' il modulo base, quello su cui Montella ha lavorato a lungo nel precampionato. Il tecnico viola lo ha utilizzato nelle prime tre partite stagionali: a Zurigo e in casa col Catania puntando sulla coppia Rossi-Gomez, nel primo tempo di Fiorentina-Grasshopper schierando Joaquin con Rossi. Anche nella sfida in casa col Cagliari i viola sono scesi in campo col 3-5-2, dovendo poi fare i conti con gli infortuni di Cuadrado e Gomez e ritrovandosi quindi con la coppia Rossi-Iakovenko.
4-3-3 - Sembrava la principale altrenativa al 3-5-2 e invece il modulo che lo scorso anno contribuì all'esplosione di Ljajic quest'anno lo abbiamo visto pochissimo. Per la verità, solo nei primi minuti del secondo tempo di Fiorentina-Grasshopper (0-1), con un tridente formato da Ilicic a destra, Gomez al centro e Joaquin a sinistra. Ma i risultati non arrivarono e Montella al 17' decise di togliere Joaquin per inserire Aquilani e rinforzare il centrocampo.
4-3-1-2 - E' la grande novità di questo inizio di stagione, nata soprattutto vista l'assenza di Cuadrado: un centrocampista in più, dietro le punte, per rinforzare la mediana e ispirare gli attaccanti. L'idea nacque per Genoa-Fiorentina, con Borja Valero dietro le punte. Poi è stata replicata contro il Paços Ferreira con due varianti: all'inizio sempre con lo spagnolo dietro a Rossi e Joaquin, poi la scelta di Mati Fernandez trequartista (e Borja mezzala) ha lanciato i viola verso i due gol del secondo tempo.
4-3-2-1 - A Bergamo Montella ha rinunciato a Joaquin per lanciare Wolski titolare. Il giovane polacco e Mati Fernandez, entrambi trequartisti di natura, agivano quindi alle spalle di Pepito Rossi: un successone, visto che proprio Wolski e Mati hanno confezionato il primo gol. Un albero di Natale inedito che finora ha garantito qualità, equilibrio e concretezza.
E CON L'INTER? - Montella ha ancora qualche dubbio in vista di giovedì sera, ma la certezza è che si ripartirà dalla difesa a quattro. Senza Pizarro, la Fiorentina potrebbe schierarsi col 4-3-2-1 dando fiducia ancora a Wolski e Mati dietro a Rossi, anche se un uomo d'esperienza come Joaquin potrebbe essere importante. Se invece giocasse Rebic, i viola tornerebbero al 4-3-1-2 con Mati trequartista e una vera prima punta accanto a Pepito: il giovane croato, d'altra parte, è arrivato in estate proprio per fare il vice-Gomez. Prima o poi toccherà anche a lui.