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LA DURA ESTATE DI PRADÈ

di Marco Conterio

Prima Mounir El Hamdaoui, poi Facundo Roncaglia. E' la settimana della partenza, più che della ripartenza. Due annunci per dare il là ad un mercato che si preannuncia di lacrime e sangue: un lento blues, piuttosto che colpi rock a raffica per rialzare l'animo dei tifosi. Che attendono, aspettano, sperano. Perché quella, la fiducia, è l'ultima a morire, quando si apre e riapre un ciclo nuovo come quello di questa stagione. Chiaro: dura, guardare il cielo sognanti, quando i primi due innesti sono due rincalzi di qualità, e quando la consapevolezza, per tutti, è che senza cessioni non potranno arrivare rinforzi di qualità.

Il problema, poi, è che offerte importanti non stanno arrivando. Juan Manuel Vargas è con le valigie in mano, ma a differenza di Houssine Kharja, pronto a sbarcare negli Emirati Arabi, non ha un treno che lo possa portare altrove. Le offerte sono basse, quelli di Liverpool e Malaga sono solo timidi e pallidi sondaggi. Eppure Pradè sta cercando di piazzarlo in ogni modo, tanto da dire sì anche a 6-7 milioni di euro. Offerte che, oggi, sono arrivate solo per Valon Behrami. Che la Fiorentina vorrebbe blindare sino al 2015 con un nuovo contratto, e che il Napoli tenta con un ingaggio più ghiotto: 5 milioni, però, ai viola non bastano per farlo partire. La telenovela Stevan Jovetic può portare 30 milioni ai gigliati, ma ancora dal Chelsea non è arrivata una simile proposta. E poi? Con chi fare cassa? Pradè ci pensa, s'ingegna. Il punto è che, al di là dei tre gioielli, c'è poca carne al fuoco per rimpinguare le casse della Fiorentina. Per questo il lavoro del ds gigliato è tosta ed il silenzio dei Della Valle, che paiono ora non intenzionati ad aprire i cordoni della borsa, lascia poco spazio per i sogni. Mounir El Hamdaoui e Facundo Roncaglia, poi magari uno scambio tra Felipe e Raffaele Palladino col Parma. Il buongiorno alla nuova stagione viola, arriva con due rincalzi per il mercato e per la rosa. E con uno scambio.