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LA FIORENTINA E' LA SQUADRA CHE AMIAMO DI TUTTO IL RESTO NOI CE NE FREGHIAMO

di Sonia Anichini

Ieri sono arrivata allo stadio trovandomi invischiata nella coda delle macchine dei tifosi napoletani e devo confessare che non è stato simpatico. Intanto zigzagavano ed ero preoccupata, ma soprattutto avevano tutti un aspetto molto sbruffone e convinto, sicuri di venire a prendersi una vittoria che gli consentisse di rimanere attaccati al sogno scudetto ed invece si sono attaccati ad altro… alla delusione e all’errore di avere festeggiato troppo presto. Come diceva il saggio Trapattoni, non dire gatto se non l’hai nel sacco! Avrei voluto incontrarli di nuovo dopo la fine della partita per vedere se le loro espressioni erano le stesse.

Sono molto felice, pazza di gioia per la splendida prestazione che la Fiorentina ha fatto contro il Napoli e per la vittoria entusiasmante che nessuno avrebbe immaginato di vedere. Sapevamo però, noi fiorentini, che avremmo messo tutto il nostro impegno in campo per non dare vantaggi a nessuno se non a noi stessi. “La Fiorentina è la squadra che amiamo, di tutto il resto noi ce ne freghiamo” è il coro che meglio di qualunque altro da un senso a quello che è successo ieri. Se vogliamo riderci sopra possiamo dire a Caressa & Co. che qualcuno a Firenze s’è scansato davvero, ma quello è stato il Napoli. Le chiacchiere comunque stanno a zero, come le prese in giro e le maldicenze perché il campo, unico giudice, ha visto emergere la nostra onestà sportiva e un gioco intelligente che ha imbrigliato i ragazzi di Sarri.

E’ vero che l’espulsione di Koulibaly ci ha un po’ agevolato, anzi forse è andata meglio con l’espulsione che non col rigore in precedenza fischiato, ma questo non deve far sembrare meno importante quello che ha fatto lo nostra squadra visto che i partenopei non avevano mai perso in trasferta. Solo a sentire leggere la loro formazione correvano brividi lungo la schiena, nonostante facesse un gran caldo sugli spalti. Noi abbiamo risposto con l’unica formazione possibile, rincuorati dal rientro di Badelj. Se pensiamo che contro il grande Napoli il nostro portiere non ha quasi lavorato, si capisce come la serata sia stata tutta a tinte viola e violissima è stata quella di Simeone, che andrà al ristorante con i compagni e il Mister, pagando la cena scommessa, portandosi appresso il pallone della sua tripletta.

Il Cholito ha battuto il suo precedente record di gol fatto col Genoa ma soprattutto speriamo abbia battuto i dubbi che pesano spesso sulle sue capacità. Ha passato periodi non proprio floridi ma ha dalla sua la giovinezza e la voglia di migliorarsi e consacrarsi come attaccante. Sicuramente questa partita non se la scorderà mai, e noi con lui, anche se ne trae vantaggio “l’odiata” Juventus. Problemi loro, ma ieri un briciolo di sana vendetta su quello che è successo nella famosa finale di Coppa Italia a Roma ce la siamo presa.

La Signora in viola