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LA FIORENTINA IMBARCA ACQUA IN DIFESA: ED È ALLARME SULLE PALLE ALTE

di Alessandro Di Nardo

Sette gare giocate, 12 reti incassate: anche dalla trasferta belga la Fiorentina torna con due reti sul groppone. Due gol subiti su situazioni simili ed è proprio lì che scatta l'allarme: sia Zeqiri che Tolu Arokodare hanno bucato la difesa viola sugli sviluppi di una palla da fermo. Il primo ha sfruttato un rimpallo a seguito di una punizione dalla trequarti, il secondo ha dominato fisicamente nel duello con Duncan, spostandolo prima di segnare di testa il definitivo 2-2. 

Anche Genk-Fiorentina ha mostrato i limiti difensivi della squadra di Vincenzo Italiano. L'impressione di tifosi e addetti ai lavori è che i viola debbano mettere in conto almeno una rete incassata a partita: solo un clean sheet (al ritorno col Rapid) da inizio stagione, dato che si accentua in trasferta, dove la Fiorentina non tiene la porta inviolata da quasi sei mesi (inizio aprile, vittoria per 2-0 sulla Cremonese nella semifinale d'andata di Coppa Italia). 

Milenkovic ed i suoi imbarcano acqua da tutte le parti, soprattutto sulle palle alte: è sui cross che spesso gli avversari banchettano fisicamente su una squadra che in estate ha abbassato notevolmente l'altezza media -anche ieri i viola hanno concluso con quattro calciatori sotto il metro e settantacinque-. Con quelli di ieri siamo a tre reti prese su calcio piazzato, mentre quello di Tolu è il terzo gol di testa subito in questo avvio di stagione.

Se - al di là delle difficoltà realizzative riscontrate dalle prime punte - la squadra di Vincenzo Italiano ha dimostrato una certa continuità sotto porta (sono 13 gol siglati in sette gare, 5 nelle ultime due uscite), il tecnico siciliano dovrà mettere mano al pacchetto arretrato per chiudere un rubinetto difensivo che mostra perdite ad ogni uscita.