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LA FORZA DEL GRUPPO

di Tommaso Loreto

Era la risposta che tutti si auguravano ma sulla quale in pochi avrebbero scommesso. La Fiorentina rimasta orfana del suo Capitano reagisce con due vittorie consecutive, e se quella con il Benevento aveva per forza di cose i crismi dell'evento straordinario in un'atmosfera surreale, la vittoria di Torino porta con sè soddisfazioni diverse, se possibile più concrete. Perchè la gara del "Gran Torino" si presentava in tutt'altro modo, e perchè la stessa squadra di Mazzari era tutt'altro avversario. 

La squadra viola non si è discostata più di tanto dalla prova di grinta, carattere e generosità fornita con il Benevento, ritrovando quella qualità che era a lungo mancata grazie a un Saponara ancora una volta positivo e continuamente in partita. Nel mezzo, poi, Badelj e Veretout hanno dettato i tempi tagliando e cucendo gioco con il sostegno di un Benassi in crescita, mentre là davanti se Simeone continua a soffrire in termini di occasioni e conclusioni a rete, Chiesa pare aver trovato la miglior posizione possibile. 

Sui tre punti raccolti oggi pesano anche le decisioni arrivate attraverso il VAR, con la moviola che toglie giustamente il rigore iniziale concesso per la caduta di Simeone e con i due rigori calciati da Veretout e Thereau con opposti risultati. Soprattutto l'attaccante francese sembrava ben lontano dalla migliore forma, anche nella mancata chiusura in occasione del pareggio di Belotti, ma nel recupero la sua freddezza dal dischetto fa la differenza. 

E anche oggi la Fiorentina che si abbraccia a fine gara si fa forte della propria unità, della propria compattezza, di uno spirito rinforzato dal dolore e dalla memoria di un Capitano che non c'è più ma che continua a guidare questo gruppo fatto di uomini veri che vogliono tramandare il suo esempio.

Le parole di Cognigni nel prepartita, oltre a confermare l'unità ritrovata anche in ambito di società e proprietà e ad anticipare l'imminente intitolazione del centro sportivo a Davide Astori, chiudono il cerchio su un'altra domenica di commovente carattere. Con il non trascurabile particolare che i tre punti portati via oggi da Torino hanno un sapore assai diverso da quelli difesi strenuamente sette giorni fa al Franchi.