.

LA FORZA DELL'ALTERNANZA

di Tommaso Loreto

Non di solo attacco sta vivendo (bene) la Fiorentina, perché l’alternanza che tanto piace a Vincenzo Italiano sta diventando pian piano una costante un po’ in tutti i reparti, tanto che lo stesso centrocampo ha regalato buone sensazioni partendo da un terzo da far girare intorno alle certezze Torreira e Bonaventura. Così se Duncan è di gran lunga l’elemento che ha ritrovato il passo più spedito, Maleh è reduce dall’esordio al gol nella massima serie mentre sono i soli Castrovilli e Amrabat parsi più in difficoltà.

Non c’è allora da stupirsi se anche in difesa, tanto più sulla corsia esterna destra, l’eterno ballottaggio tra Venuti e Odriozola abbia fornito buoni frutti. La stessa gestione spesso legata al nome dell’esterno offensivo scelto tra i titolari è di recente saltata di fronte alle scelte del tecnico, ben felice d’incassare buone prove e continuità da parte di entrambi. Perchè Venuti ha saputo districarsi persino in un ruolo non suo (quello del centrale) nella serata di gloria con il Milan, e perchè Odriozola a Bologna pur pagando qualcosa sul gol finale di Hickey ha costantemente messo in difficoltà la retroguardia avversaria.

Segnali di come la concorrenza interna stia stimolando la crescita di molti calciatori, in quella sorta di democrazia nelle scelte di formazione che il tecnico ha fatto sua fin da subito. Proseguendo sulla strada tracciata a La Spezia dove praticamente tutta la rosa ha trovato il modo di scendere in campo e dire la propria. E dove proprio il collettivo alla lunga è diventato, oltre che il marchio di fabbrica della squadra bianconera, anche il primo credo nella gestione Italiano. Un tecnico che anche a Firenze sta dimostrando di saper ricorrere a risorse fino a oggi praticamente sconosciute.