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LA FREDDA CRONACA

di Tommaso Loreto

Tratto da una storia vera, o meglio, semplicemente la cronaca. Milano, primo febbraio 2016, ultime 23 ore di trattative. Come ampiamente riportato dalle cronache degli ultimi giorni la Fiorentina arriva nel capoluogo lombardo con il disperato bisogno di offrire un nuovo difensore a Paulo Sousa. Il quale, per inciso, dopo un’attesa cominciata i primi di settembre si limita a chiedere che non arrivino giocatori di secondo livello.

Con i Lisandro e i Mammana alle spalle la squadra di mercato viola (Pradè, Rogg, Angeloni e Limatola) si rintana in un hotel nelle vicinanze della Stazione di Milano. Da questo momento in poi tutto diventa prima vero e poi falso. Il gran ballo del mercato comincia subito, con un primo contatto nei confronti del Genoa per capire le posizioni di De Maio e Izzo. Per il primo i liguri vogliono almeno un milione per il prestito e l’obbligo di riscatto, per il riscatto la pretesa sale a 8 milioni.

Davanti a queste cifre la Fiorentina prende le distanze, e torna su Benalouane, difensore franco turnisino del Leicester già accostato ai viola qualche giorno fa. Intanto però prendono corpo anche le piste per il centrocampo, e qui il valzer si fa frenetico. Barreto della Samp è la prima idea, Bruno Fernandes dell’Udinese la seconda, Ionita del Verona la terza. Per il moldavo, peraltro, i viola sarebbero pronti a sborsare fino a tre milioni, mentre per tutti gli altri si parla di prestiti.

Ma mentre dall’Inghilterra sembra arrivare una netta chiusura per Benalouane (l’idea di un riscatto molto alto, fissato a 7 milioni, spaventa il calciatore conscio di venire a Firenze solo in prestito) ecco riaprirsi il discorso sul difensore. Un timido contatto con l’agente di Stendardo lascia spazio a nuove voci su De Maio, fino a quando la chiusura arriva da parte della Fiorentina che lascia il tavolo del Genoa.

Finalmente, poco dopo le 20:00, qualche colpo va a segno. Il direttore generale dell’Udinese Collavino si vede al sesto piano del Gallia Hotel, dove si chiude l’arrivo alla corte di Sousa del centrocampista greco Konè. Per lui i viola hanno scelto il prestito con diritto di riscatto a circa 5 milioni. Ancora due ore, però, per il difensore che torna ad avere i contorni di Benalouane. La corsa contro il tempo, alla fine, è vinta, e a ridosso delle 23:00 la Fiorentina trova il suo nuovo difensore dopo una ricerca avviata alla fine del mercato estivo.

Arrivano, perciò, Tino Costa, Zarate, Tello, Konè e Benalouane, con le uscite di Rossi, Suarez, Matos, Gilberto (al Verona) e Verdù (Levante). Bilancio finale con un saldo positivo (quasi 7,5 milioni) di e una lista di rifiuti fin troppo lunga. E dire che a inizio gennaio Paulo Sousa, in sala stampa, ebbe l’ardire di parlare di “programmazione". Fin qui la fredda cronaca, adesso non resta che augurarsi che la proprietà (che solitamente dà le linee guida ai dirigenti) spieghi chiaramente quali erano i programmi per gennaio, visto che determinati "sacrifici" annunciati via stampa a inizio gennaio non sono arrivati.