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LA GHIOTTA OCCASIONE

di Simone Bernabei

Quella che domenica pomeriggio andrà in scena al Franchi non sarà certamente una gara semplice per i viola, ma sarà comunque una partita da cercare di vincere a tutti i costi. A ben vedere, infatti, l’importanza del match con i biancocelesti va ben oltre i tre punti. In ballo ci sono, soprattutto, due aspetti fra loro collegati e indivisibili: continuità e credibilità. La Fiorentina, infatti, avrà una ghiotta occasione per dar seguito ai tre punti casalinghi col Parma e soprattutto ai progressi in termini di gioco e di compattezza del gruppo dimostrati in quel di Napoli.

La continuità è stata forse uno dei problemi maggiori della squadra di Mihajlovic la passata stagione, quando dopo un girone d’andata non all’altezza delle aspettative ed un ritorno certamente più ricco di soddisfazioni o comunque di punti, la Viola si attestò a 51 punti. Ma per fare il salto definitivo mancava sempre qualcosa, mancava, appunto, la continuità di risultati. Che dopodomani, forse per la prima volta dall’arrivo di Mihajlovic, sembra non essere così utopica. Perché la squadra uscita dal mercato estivo c’è, un ritrovato Jovetic pure, lo spirito di gruppo sembra tornato ed anche dal punto di vista del gioco sembra che finalmente ci siano stati dei passi in avanti. E questi fattori li ha compresi anche Firenze, che domenica risponderà presente, portando allo stadio circa 30mila persone.
E qui si lega la credibilità: perché la folla inneggiante i colori viola che domenica riempirà i seggiolini del Franchi, è la stessa che ha sottoscritto 13mila abbonamenti e la stessa che sul finire del passato campionato sembrava svuotata di ogni forma residua di entusiasmo. Che adesso sta tornando (almeno così ci pare), ma che avrà bisogno di credere in un obiettivo serio e reale, all’’altezza delle aspettative quantomeno, per crescere e tornare a spingere in ogni dove una squadra che fino a pochi anni fa era capace di spostare 6000 anime fino a Monaco di Baviera col solo intento di assistere a 90’ di partita.
Per questo e per altri motivi, come la buona verve di Cerci da esaltare, un Klose da castigare ed una Lazio reduce da una brutta sconfitta a Lisbona, l’occasione, domenica alle 15 al Franchi, appare davvero di quelle ghiotte.