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LA GIUSTA FORMULA

di Tommaso Loreto

Pazienza e fantasia. Sembrano essere queste le armi che Pradè sfodererà nel corso di questa campagna acquisti. Perchè il momento generale del calcio impone di limitare al massimo le spese, e soprattutto perchè gli stessi diktat di casa viola imponogno la massima accortezza economica, a cominciare da un monte ingaggi sostanzialmente da ridurre. Senza contare che, come annunciato da ADV poco fa nel comunicato ufficiale su Jovetic, non arriveranno denari freschi dalla sua vendita. Da qui la fantasia con la quale impostare le trattative, e la scelta di formule che consentano di rientrare nei parametri societari.

E se per il momento la prima vera indicazione che arriva dal mercato viola è quella di dover pazientare, un altro aspetto che comincia ad essere chiaro è proprio quello delle formule. Non può essere una semplice coincidenza, del resto, che gran parte dei nomi che ruotano attorno alla Fiorentina, possano arrivare in virtù di scambi o prestiti. E ad eccezione della situazione di Lazzari (da decifrare a cominciare da giovedì - LEGGI QUI) anche in ambito di comproprietà non è da escludere che la Fiorentina punti a rinnoovare, almeno per i suoi giovani.

Ecco perchè, a tutt'oggi, sembrano piste concrete quelle che portano a Palladino e Cigarini, e perchè a suo tempo si diceva che Kucka, o Rolando Bianchi, potessero entrare nell'orbita gigliata. Con il Parma, e con Felipe che prenderebbe la via dell'Emilia, lo scambio sembrerebbe possibile, così come con il Napoli sembrerebbe realizzabile uno scambio che preveda Gamberini in azzurro e Cigarini in viola. Quanto a Cerci, infine, il fatto che Pradè lo abbia tolto dal mercato ha in pratica congelato le ipotesi di scambio con il Genoa (Kucka) o con il Torino (Rolando Bianchi).

E se anche per Viviano, la formula di  un prestito dal Palermo con diritto di riscatto sembra la più abbordabile, significa che poi quasi tutti hanno convenienza a non svenarsi più di tanto. Le condizioni del pallone italico, di fatto, questo impongono, e non solo ai dirigenti gigliati. In tempi in cui i grandi acquisti a peso d'oro sembrano ormai solo un lontano ricordo, infondo, solo la fantasia può consentire di poter allestire una squadra se non proprio competitiva per le altissime zone della classifica, quantomeno in grado di far divertire il pubblico. Vera e propria utopia nelle ultime stagioni fiorentine, come del resto confermato dallo stesso Andrea Della Valle, nell'intervista di oggi a Gazzetta.tv (LEGGI QUI).