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LA GRANDE OCCASIONE DI KOKORIN. MA QUALCHE DUBBIO RESTA

di Giacomo A. Galassi

Manca ancora il sì definitivo di Commisso, ma ogni ora che passa Aleksandr Kokorin è sempre più vicino a vestire la maglia viola. Un'operazione da circa 5 milioni per lo Spartak Mosca e da poco meno di 2 milioni per il giocatore a stagione: le cifre sono quelle di una scommessa per la Fiorentina. Una scommessa che intriga chi ha visto da vicino il suo talento, ma anche che impone delle riflessioni su quelli che potrebbero essere i problemi di un'operazione del genere.

L'adattamento - Innanzitutto l'adattamento di un giocatore che - come sottolineato anche da Capello che lo ha allenato - dovrebbe integrarsi con una nuova lingua, oltre che con un nuovo calcio (sconosciuto, visto che ha giocato in Russia la sua intera carriera). Difficoltà ulteriori per un giocatore che rischia di non essere pronto per qualche tempo, e per la Fiorentina attuale il tempo sta cominciando a stringere nella corsa salvezza. Un secondo dubbio è legato ovviamente al carattere, vista la fama di bad boy che accompagna l'attaccante cresciuto all'ombra del Cremlino. Chi lo conosce bene lo racconta come cambiato dopo il carcere, ma resta il fatto che il passato è difficile da cancellare e le numerose bravate compiute negli scorsi anni impongono di stare sull'attenti. 

Il rendimento - Altri dubbi vengono sul rendimento recente di Kokorin: un attaccante che in questa stagione ha segnato due reti su 8 partite giocate, entrambe peraltro su rigore. E che ha dovuto affrontare prima un infortunio al polpaccio ad inizio stagione, poi uno all'anca a fine 2020. Non proprio il curriculum del giocatore che può risolvere le sorti di un attacco, quello viola, che è tra i peggiori della Serie A. Anche se il suo profilo sarebbe in appoggio a Vlahovic - con il quale andrebbe valutata anche l'affinità tattica - i gol sono quello che manca a questa Fiorentina, e lo dicono i numeri.

Tutti dubbi che l'ormai maturo talento russo Kokorin vorrebbe provare a smentire. Alla soglia dei 30 anni, da padre e con l'occasione della vita: è auspicabile pensare che in caso di firma si cali nel migliore dei modi nell'ambiente viola, tornando il calciatore che aveva stupito la Russia agli albori della propria carriera.