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LA JUVE NEL MIRINO

di Tommaso Loreto

Deve essersi fatto i conti da solo, il buon Gila. Magari strizzando l'occhio allo staff medico al momento in cui c'era da stilare un tempo di recupero. E giorno dopo giorno, seduta dopo seduta, il ginocchio ha ricominciato presto a dare buone risposte. Poi, gradualmente, anche di nuovo il campo. La corsa. La partitella. E la buona, ottima notizia, già da sabato sera, per il Catania, fra i disponibili, o meglio convocabili, di Mihajlovic.

Come andrà a finire, poi, ancora è presto per dirlo. Certo che convocare Gilardino per mandarlo in tribuna avrebbe poco senso, mentre più plausibile sembra immaginare il bomber di Biella inizialmente in panchina, anche per le chance di gloria del "Tanque", in attesa di potersi fare subito il primo spezzone di gara e ricercare i tempi della partita. Quella vera. Anche perchè, solo qualche giorno dopo, ci sarà il grande appuntamento.

E lo stesso Gilardino, probabilmente, deve aver mandato giù molto malvolentieri l'ipotesi di restare fuori contro la Juve. Quella stessa Juve che a Firenze non rappresenta una gara come le altre, e quella stessa Juve che, a gennaio scorso, sembrava disposta a fare carte false per arrivare a lui. Gilardino, dunque, aveva già messo nel mirino la Juventus, e adesso farà di tutto per prendersi quella partita. Magari facendosi già rivedere sabato sera, contro il Catania.