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LA NUOVA SFIDA DI PRANDELLI: DA GOLIA CONTRO LE PICCOLE A DAVIDE CON LE BIG

di Andrea Giannattasio

Se è vero che fare le tabelle-salvezza, forse, è ancora un po’ troppo presto per la Fiorentina (contando che manca ancora più di un quarto di stagione prima del triplice fischio al 2020/21), è altrettanto chiaro che Cesare Prandelli ha bene impresso quello che sarà il calendario della sua squadra da domenica fino al termine dell’annata. E in particolar modo ha scandito in modo inequivocabile il percorso casalingo, che vedrà i viola affrontare ancora cinque delle prime sette formazioni in classifica. Tutti impegni molto complicati che non possono non riportare alla mente quello che fino ad oggi è stato lo score di Pezzella e compagni contro le prime della classe: dall’Inter (1ª) alla Lazio (7ª), i viola hanno infatti ottenuto fin qui solo 3 punti su 27 disponibili, quelli conquistati nella meravigliosa trasferta di Torino contro la Juventus. Per il resto, nelle nove partite giocate contro le big, sono stati quasi solo dolori con un totale di otto sconfitte.

Con la sfida di domenica contro un Milan che arriverà al Franchi incerottato e con almeno 90’ nelle gambe per l’impegno europeo di giovedì contro il Manchester United, si apre dunque per il tecnico e la sua squadra una nuova ed affascinante sfida. Ovvero quella di tornare a recitare la parte di Davide contro Golia, un copione più volte interpretato in modo magistrale dalle Fiorentine di Prandelli nei tempi passati, specie nelle gare al Franchi contro le più forti. Per ciò che riguarda le squadre più piccole infatti, la Fiorentina il suo compito fino ad oggi lo ha (quasi) sempre fatto alla perfezione, visto che ben 20 degli attuali 29 punti in classifica sono stati ottenuti contro le squadre che stazionano oggi tra il 14° e il 20° posto in classifica. Su undici incontri contro le pericolanti, i viola hanno perso solo una volta (contro il Benevento all’andata), ottenendo poi cinque vittorie ed altrettanti pareggi: su 33 punti a disposizione, dunque, ne sono stati ottenuti 20, ovvero il 60%. 

Non è un caso infatti che, dopo 27 turni, la Fiorentina per la scivolosa lotta salvezza possa già vantare di essere in vantaggio negli scontri diretti con quasi tutte le squadre pericolanti: dal Benevento allo Spezia, passando per il Torino, il Cagliari e il Crotone (anche se per i sardi e i calabresi servirà aspettare i match di ritorno), mentre sul Parma i viola sono avanti per la differenza reti generale. Adesso però serve la svolta con le grandi, per compiere l'ultimo e decisivo passo verso la fatidica quota 40 punti.