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LA NUOVA SICUREZZA TRA I PALI

di Samuele Fontanelli

La Fiorentina e Raffaele Palladino rompono la maledizione della prima vittoria in campionato superando 2-1 la Lazio al Franchi. Un successo di importanza vitale che toglie i viola da una brutta situazione di classifica e rilancia le ambizioni della formazione gigliata. L'eroe di giornata è sicuramente Albert Gudmundsson. Il nuovo numero 10 gigliato, entrato ad inizio ripresa, non poteva esordire in maniera migliore con la maglia viola. Un rigore procurato, e soprattutto segnato, dopo appena quattro minuti dal suo ingresso in campo e poi il penalty decisivo per la vittoria realizzato nei minuti finali. Oltre all'islandese, protagonista indiscusso del pomeriggio, tra i più positivi nel lunch match giocatosi al Franchi c'è anche David De Gea. 

CONFERMA AD ALTI LIVELLI
Se il curriculum parlava da sé, la stagione di inattività forse poteva suscitare qualche dubbio ai tifosi gigliati. Perplessità che, nel caso ci fossero state, sono state spazzate via in appena un mese di gare ufficiali dal portiere spagnolo. Ieri al Franchi durante il primo tempo l'estremo difensore iberico, prima di capitolare di fronte al colpo di testa di Gila, aveva salvato la porta viola in varie occasioni, prima su Zaccagni poi su Tavares e soprattutto sul diagonale basso di Dia. 

Nella ripresa, vista anche la maggior spinta della formazione di Palladino, De Gea ha avuto meno lavoro da fare anche se, quando è stato chiamato in causa ha risposto sempre presente, come in occasione del tiro da fuori area di Guendouzi al minuto 85. Per il portiere classe 1990 un'altra prestazione di livello che conferma le buone sensazioni provate fino ad ora. 

DECISIVO IN CONFERENCE
Se adesso sembra essersi preso il posto da titolare anche in campionato, nelle prime uscite stagionali, quelle prima della sosta per la nazionali, Palladino e il suo staff avevano deciso di far giocare le gare di campionato a Terracciano e il play-off di Conference League a De Gea. Proprio negli spareggi contro la Puskas Akademia il portiere nativo di Madrid aveva dimostrato tutto il suo valore, non tanto durante il match di andata giocato al Franchi, quanto nella sfida di ritorno disputata nella Pancho Arena di Felcsut. In quell'occasione l'ex Manchester United fu determinante sia nei 120 minuti di gioco, salvando più volte il risultato, sia nella lotteria dei rigori parando il terzo penalty degli ungheresi. 

In queste prime quattro partite giocate con la maglia viola De Gea ha dimostrato di essere ancora una sicurezza tra i pali e Palladino gli sta confermando la fiducia. Viene facile dunque pensare che anche ad Empoli domenica prossima il tecnico campano possa scegliere lo spagnolo per difendere i pali gigliati. Oltre al campo, insieme a Terracciano, l'estremo difensore iberico sembra stia svolgendo anche il ruolo di chioccia durante gli allenamenti per far crescere al meglio il giovane classe 2006 Tommaso Martinelli. Insomma dalle vittorie in Premier League e in Europa con il Manchester United De Gea sembra essersi già calato al meglio nella, per lui nuova, realtà fiorentina.