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LA PALLA È QUADRATA?

di Paolo Bocchi

Si dice sempre che nel calcio non ci sono partite facili o difficili, che tutto può succedere. Nell'era Della Valle, dopo il ritorno nella massima serie e la prima tribolata stagione segnata dai "cattivi pensieri", la Fiorentina è riuscita per quattro anni consecutivi a mettersi alle spalle una delle grandi del campionato. Quattro anni tra le prime; sembra quasi impossibile pensando alla tribolata storia viola. Una storia fatta di periodi esaltanti e di anni difficili, ma sempre con l'orgoglio e la convinzione di poter battere chiunque; anche le grandi, ed è successo non poche volte. In questi ultimi anni però, nonostante i risultati lusingheri in termini di classifica, c'è un aspetto in cui i viola hanno lasciato a desiderare: i confronti diretti. A questo proposito le statistiche sono sconfortanti: in 51 precedenti con Inter, Milan, Juventus e Roma infatti, la Fiorentina ha raccolto la miseria di 4 vittorie, con 17 pareggi e ben 30 sconfitte. Numeri impietosi, inferiori anche a squadre che la Fiorentina in questi anni ha guardato quasi sempre dall'alto, eppure così è. Inevitabile porsi degli interrogativi in merito, ma difficile dargli una risposta. Che si tratti di inferiorità tecnica oppure di scarsa personalità, di diverse motivazioni o di "fattori esterni", numeri del genere non sono degni di una squadra che ambisce ad attestarsi ai vertici del calcio italiano. In una stagione in cui ormai si ha poco da guadagnare e niente da perdere, sarebbe auspicabile almeno provare ad invertire questa tendenza.

Le prossime due sfide interne contro Milan e Juventus sono l'ennesimo banco di prova. Non riuscire a vincere nemmeno una delle due sfide non farebbe altro che confermare questa sorta di maledizione. Molte volte si sente pronunciare il classico luogo comune che la palla è rotonda; probabilmente per la Fiorentina in questo tipo di sfide la palla dev'essere quadrata. Cercasi urgentemente qualcuno che smussi gli angoli.