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LA PARTITA

di Giacomo Iacobellis

E' tutto pronto a Firenze per la "Partita". Non una gara qualunque, ma la sfida con la Juventus. Una sorta di Clásico, per dirla alla spagnola, che nonostante il periodo poco entusiasmante di Kalinic e compagni mantiene sempre vive concentrazione ed aspettative di un'intera piazza. Una sfida particolare, sulla carta difficilissima, ma capace di aggiustare in un baleno il giocattolo viola che tanto aveva fatto divertire nella prima parte della stagione.

Le motivazioni non mancheranno, come ammesso dallo stesso Paulo Sousa nel corso della conferenza stampa di oggi. D'altronde, vincere domani significherebbe regalare una gioia immensa ai tifosi, facendo passare in secondo piano addirittura il trend negativo della squadra negli ultimi due mesi (solamente una vittoria dopo il 3-2 di Bergamo del 21 febbraio scorso). Una reazione di pancia che tutti si aspettano, necessaria anche per cercare un contro-sorpasso ai danni dell'Inter e aggiudicarsi almeno quel quarto posto che nessuno mai avrebbe pensato di vedere sfumato.

"Io voglio vincere e da sempre", ha dichiarato convinto il tecnico portoghese. Ed è proprio dalla fame di vittoria del tanto discusso Paulo Sousa che la Fiorentina dovrà ripartire per ripetere un'impresa degna di quel 20 ottobre 2013. Pensando, per una buona volta, esclusivamente al presente e non all'ignoto futuro.