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LA PAUSA E I DUBBI DI PALLADINO, MA È L'ORA DI PONGRACIC

di Giacomo A. Galassi

Ha quasi dell'incredibile, ma dopo solo un mese di contese Marin Pongracic ha il posto da titolare in bilico in questa Fiorentina che sta nascendo. Nonostante l'adattamento con Firenze e con i nuovi compagni sia andato piuttosto bene grazie alla fiducia della società e di Palladino, oltre alla mediazione di Josip Brekalo con cui Pongracic ha condiviso le prime settimane in viola, il difensore ex Lecce ha trovato grandi difficoltà quando è stato chiamato in causa, a partire dal Parma per finire con l'Akademia Puskas al ritorno, quando Palladino si è trovato costretto a sostituirlo con il 2005 Comuzzo a causa dei giramenti di capo procurati dagli ungheresi e dell'ennesimo cartellino ricevuto.

Il problema ammonizioni
Proprio quello dei gialli è stato forse il problema principale di questo inizio di avventura alla Fiorentina per il difensore croato: ogni partita giocata fin qui da Pongracic è terminata con almeno un giallo ricevuto, se non addirittura con un doppio giallo all'esordio contro il Parma. Difficile soprattutto per chi è il perno difensivo dover gestirsi anche sui falli, e l'obiettivo dopo la sosta è dunque quello di rimuovere almeno quel problema. Visto che già c'è un adattamento lento alla difesa a 3 che lo stesso calciatore ha sottolineato come uno dei problemi principali

L'assist dalle Nazionali
I 45 minuti giocati contro il Portogallo non hanno aiutato particolarmente l'autostima del classe '97 sostituito all'intervallo e tenuto in panchina nell'altra partita del girone della Croazia contro la Polonia, ma almeno Pongracic ha potuto staccare un po' dopo il duro mese e mezzo vissuto a Firenze: da oggi sarà regolarmente a disposizione di Palladino che valuterà se ributtarlo in campo oppure attendere ancora. L'esclusione con il Monza ha fatto un po' di rumore e per il grande acquisto difensivo dell'estate è tempo di tornare ai livelli che in carriera ha dimostrato di poter tenere. A oggi un suo posto da titolare nello scacchiere contro l'Atalanta non è scontato ma è difficile pensare che in una gara così importante il tecnico viola voglia privarsi del calciatore con più esperienza della sua rosa.