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LA RABBIA CHE DÀ LA CARICA

di Iacopo Barlotti

La rabbia come minimo comun denomintatore. Domani ce l'avranno sia Juventus che Fiorentina, per motivi diversi. I bianconeri vogliono vendicare il 4-2 del Franchi, tanto che si è parlato spesso dell'ostinazione con la quale Conte - ogni settimana - faccia vedere ai suoi giocatori il quarto d'ora fatidico della gara di andata.
La Fiorentina di motivi per avercela con tutto e con tutti ne avrebbe non pochi. Dagli episodi arbitrali (che sono costati i ko interni con Napoli e Inter) al referto di Gervasoni, con la Giustizia Sportiva che continua a considerare il gesto di Borja Valero non meno grave del cazzotto di De Rossi a Icardi.

In tutto questo, i viola dovranno fare i conti con l'assenza del loro giocatore più importante, quel Borja senza il quale - in due anni in campionato - non hanno mai vinto. Rispetto alla gara con la Lazio il recupero di Pizarro restituirà un po' di fosforo alla manovra viola. E davanti - viste anche le parole di oggi di Montella - potrebbe toccare a un Gomez che solo giocando può ritrovare la condizione migliore. La Juventus non avrà Pirlo ma potrà contare su un centrocampo di tutto rispetto con Vidal, Marchisio e Pogba. Mentre davanti la coppia offensiva sarà composta da Tevez e Llorente.

In molti, fra i tifosi, baratterebbero una sconfitta domani con il passaggio del turno in Europa League. Tre sfide che rappresentano il clou della stagione viola. Ma l'attualità è il campionato, e gli incroci del week-end sono da seguire con molta attenzione. Perché si sfidano le prime quattro del campionato: prima contro quarta, terza contro seconda. Juve-Fiorentina, Napoli-Roma. Mentre l'Inter, impegnata col Torino, può davvero farsi sotto.