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LA RIVINCITA DI NETO E COMPAGNI

di Lorenzo Di Benedetto

Due partite, le ultime, contro Paços de Ferreira e Atalanta, cinque gol fatti e zero subiti. E se il numero di quelli messi a segno è ormai una realtà che accompagna la Fiorentina fin dall'arrivo in panchina di Vincenzo Montella, quello relativo alle reti incassate ha il sapore della rivincita per Neto e l'intero reparto difensivo gigliato.

La stagione del portiere brasiliano e della difesa viola riparte da queste ultime due gare, dove la squadra dell'ex aeroplanino ha dato l'impressione, per la prima volta in questa stagione, di aver raggiunto un certo grado di solidità difensiva. La stessa solidità che sembrava essere molto lontana fino a pochi giorni fa, ma con il passaggio alla difesa a 4 e l'inserimento di un centrocampista in più con le caratteristiche di Massimo Ambrosini le cose sembrano essere migliorate in fretta. Sia chiaro, anche nella trasferta della Fiorentina a Marassi contro il Genoa nella seconda giornata di campionato, il modulo adottato da Montella fu il 4-3-1-2, ma quello fu solo il primo esperimento del nuovo modulo. Con il passare delle partite infatti, la squadra viola sta imparando a soffrire, a sacrificarsi per aiutare il reparto arretrato che nelle prime uscite veniva lasciato troppo solo, senza una dovuta copertura da parte dei centrocampisti.

Come se non bastasse nella trasferta di Bergamo è arrivata anche la prima prestazione di rilievo di Norberto Murara Neto, con un miracolo su German Denis che potrebbe avergli fatto mettere da parte alcune incertezze, e paure, palesate in questo avvio di stagione. La stagione della difesa viola, portiere compreso, è appena iniziata, la trasferta di Milano contro l'Inter sarà un banco di prova fondamentale per capire se la Fiorentina ha trovato la vera quadratura del cerchio, soprattutto contro la squadra che ieri ha messo a segno ben 7 reti in un colpo solo.