LA RIVOLUZIONE INIZIA ADESSO
Senza facili illusioni nè voli pindarici, l'Europa è oramai una chimera. Ed anche la salvezza, dopo questo mini-sprint, non è certo utopia. Sicchè transizione o agonia, a seconda della faccia della medaglia e dell'emozione dalla quale si guardi la fotografia viola, sono le parole d'ordine di questa stagione. Guardare al futuro, programmare e pianificare, dunque, i capisaldi non solo per il domani ma anche per l'oggi. Chiaro: prima serve capire che ne sarà di Pantaleo Corvino, e questo francamente i Della Valle dovrebbero chiarirlo quanto prima. Perché è il manico, il direttore sportivo, quello che poi sposta le pedine decisive sul calciomercato. Però è altresì chiaro che uno Stevan Jovetic non possa fare primavera e con lui anche Matjia Nastasic e Valon Behrami. Fotografare oggi la viola che sarà è impresa più che ardua. Tra i pali è l'esercizio meno tosto, perché comunque Boruc e Neto garantiscono presente e futuro, seppur Firenze gradirebbe anche un titolare diverso. Dietro, poi, manca un titolare. Natali se ne andrà, al Milan, Kroldrup idem, Camporese è sì di prospettiva ma forse acerbo e certamente i rinforzi dovranno essere almeno due. Uno di primo pelo, uno d'esperienza e grande qualità. Che dire degli esterni: Cassani è la certezza, De Silvestri potrebbe lasciare Firenze. Dall'altra parte lo stesso dicasi per Pasqual e Vargas, mentre al centro il futuro di Lazzari e Kharja è tutto da definire, con Pizarro pronto ad arrivare ma ancora acerbo per il calcio italiano. Davanti, poi, il domani di Amauri è da definire, non c'è un'alternativa alla prima punta e Ljajic potrebbe partire alla stregua di Cerci. Sarà rivoluzione, d'estate, ma meglio iniziare a pensarci da subito. Perché la Fiorentina ha bisogno di un pesante restyling.