.

LA SAGRA DEI RIGORI...

di Redazione FV

Così non vale! Luca Toni se entra in campo deve fare come contro il Catania: far vincere la Fiorentina, non aiutare la squadra avversaria. Che rabbia! Fa così male perdere i tre punti nei minuti di recupero, e col Parma in dieci uomini, che mi sto quasi dimenticando le cose belle viste in questa gara.
In primis il mitico Facundo, nel bene e nel male. Ha tirato una bomba ed è esploso con questa tutto l’affetto e la simpatia che stiamo provando per questo argentino tutta grinta.
Ho pensato che il termometro del gradimento nei suoi confronti, stesse raggiungendo punteggi da apoteosi. Se ora si mette anche a fare gol, lo proclamiamo ad honorem il nostro calciatore del cuore! E stava pure raddoppiando, se il palo non si fosse messo di mezzo. Noi fiorentini abbiamo un intuito anche nello sceglierci il calciatore-idolo!
Poi però travolge con la sua foga Pabon e combina un patatrac. Forse non ce l’ha fatta a frenare, ma visto che il parmense stava uscendo dall’area poteva stare più attento.
Quando Viviano para il rigore, riempiendoci d’orgoglio e chetando gli iniziali mugugni sul suo conto, mi viene da sorridere pensando a tutto quello che scrivono su Roncaglia, roba tipo “quando Facundo procura un rigore, chi lo batte sbaglia per non farlo arrabbiare”.
Ho pensato che il pericolo fosse scampato e che stessimo prendendo un buon trend cominciando a vincere anche in trasferta.
Ma così non è stato. Stavamo aspettando la nostra dose giornaliera, ci mancava il gol di Jovetic, che ci aveva abituato alla marcatura nelle partite precedenti. Alcuni avevano già rispolverato il mito di Batistuta e le sue 11 partite in cui segnò conseguentemente 13 gol e noi saremmo stati ben felici di rivedere ed anche superare quel record.
In questo ci aiuta Rosi che, a pochi istanti dal 90’ falcia Cassani in area e concede al montenegrino la possibilità di proseguire a rincorrere Batigol e alla Fiorentina la possibilità di vincere la partita. Ma il Re Leone resta ancora unico, anche in questo. JoJo batte un rigore sgangherato e il portiere para. Si sprecano le parolacce del caso ma in fondo il match è finito, quasi finito. Valeri si deve essere ricordato che le statistiche dicono che con lui non abbiamo mai vinto ed anche qui, purtroppo, non si infrange la regola e Toni gli fa un assist, servendogli la possibilità di fischiarci un secondo rigore contro. Qui si che le parolacce fioccano! Viviano non si ripete e ci portiamo a casa un solo punto e tanto rammarico. Ma svanirà velocemente perché come si è detto tutti in questi giorni, fra le due gare ravvicinate, meglio vincere contro la Juve!


La Signora in viola