LA SERENITA' RITROVATA
Meno sette. Le partite. Meno due. I punti dal Genoa. Più sei. I punti sulla Roma. Cifre, numeri. Date, soprattutto. Un mese e mezzo all'ultimo triplice fischio e poi sarà destino inappellabile: Champions o Uefa, questo è il dilemma. E la Fiorentina riparte, festività pasquali alle spalle, con una grossa iniezione di fiducia. Un gioco ritrovato, spensieratezza e allegria che viaggiano a braccetto. Pasqual e Vargas a segno insieme è più che una notizia: è il chiaro sintomo che la Freccia Viola sull'out sinistro viaggia che è una meraviglia con il 4-4-2. Jovetic inizia a sprizzare gioco da ogni poro, Montolivo, anche senza tiri in porta, anche con meno giochi di prestigio, fa tanta legna quanto basta perché dalle sue parti ci sia un divieto d'accesso grande come una casa per le mediane avversarie.
Si riparte da Udine, contro una squadra aggrappata all'Europa, che avrà nel serbatoio le scorie post-Werder, già salva e con poco altro da dire e da chiedere al campionato. Mancherà Montolivo, Prandelli dovrà reinventare in toto la mediana se Melo dovesse essere squalificato. Almiron scalpita, Donadel idem, Gobbi è pronto a rientrare e Kuzmanovic ad essere spostato al centro, con Jorgensen sull'esterno.
Capiremo di più in questi giorni. Dubbi che saranno sciolti fino alla vigilia della trasferta friulana, in una settimana che vivrà un felice leit motive. Quello della serenità ritrovata. E quello che, calendario alla mano, la Dea Bendata potrebbe finalmente sorridere a ventuno denti, tanti quanti i punti ancora in palio da qui alla fine, ai Prandelly boys.