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LA SETTIMANA

di Dimitri Conti

Sensazioni nuove, un entusiasmo ritrovato nonostante una partenza stentata con due sconfitte su due: queste sono le armi con le quali la Fiorentina proverà ad affrontare La Settimana. Le iniziali maiuscole ed il corsivo non sono casuali: quando a Firenze arriva la Juventus, inutile girarci troppo attorno, l'atmosfera è completamente differente. Anche se ormai da troppi anni la questione prescinde dalla classifica, gli animi si accendono e la tensione sale. Da ambo le parti, che dir si voglia.

Gli avvii delle due squadre in Serie A hanno corso lungo due binari diametralmente opposti: la Juventus si sta confermando in cima alla classifica, alla ricerca della nona affermazione consecutiva che la iscriverebbe al mito degli almanacchi perenni, la Fiorentina, anche lei, prosegue sulla scia della passata stagione. Almeno a livello di risultati: due ko su due apparizioni. E se con il Napoli un passo a vuoto può essere messo in preventiva, diverso è il discorso per quanto riguarda la trasferta di Genova. Anche e soprattutto a livello di gioco. L'ha sottolineato persino Commisso, in una delle sue tante interviste in questo suo secondo soggiorno fiorentino.

I temi, e gli intrecci, poi si sprecano. Partendo proprio dalla (passata, almeno a sentir lui) precedente fede dello stesso presidente viola, fino al caso Chiesa che ha tenuto banco per tutta l'estate, e che rischia di far scrivere ancora milioni di righe. La rivalità ha ancora molte fiamme intorno alle quali alimentarsi, alcune delle quali dotate di una nuova forza. Insomma, se non si fosse ancora capito, sta iniziando a scaldarsi La Settimana. Quella in cui la Juventus arriva a Firenze.