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LA SETTIMANA DI CHIESA

di Andrea Giannattasio

Prove generali di riscatto. Certo, magari non contro l’avversario più malleabile del mondo - quel Real di Zidane che ha praticamente vinto tutto - ma quanto meno in un altro catino infuocato, il Bernabéu, che dopo l’impatto frastornante di San Siro metterà a dura prova la personalità della Fiorentina Millennials. La gara di questa sera contro il Real Madrid del resto ha più il sapore di una passerella degli onori che di una partita in cui provare davvero a compiere l’impresa (già peraltro riuscita tre anni fa alla Viola Montella a Varsavia), ragion per cui Stefano Pioli, contando anche che domenica contro la Samp servirà ottenere a tutti i costi i tre punti, sta valutando sul serio qualche nuovo esperimento per far girare la rosa e per trovare nuovi spunti tattici utili per il campionato.

A sedere, dunque, gli esterni ed i centrali titolari, la linea mediana vista al Meazza assieme, forse, anche a Gio Simeone e dentro chi fin qui si è visto di meno o per niente: Gaspar, Pezzella, Biraghi e soprattutto Federico Chiesa. È lui - oltre al figlio del Cholo, che siede sulla sponda opposta della panchina di Madrid e che potrebbe assistere dal vivo alla partita - il giocatore più atteso della gara in Spagna. Squalificato contro l’Inter infatti, Chiesino sarà chiamato a riscattare la squadra già domenica prossima in campionato, magari dopo aver firmato il prolungamento di contratto con la Fiorentina che il club viola sta elaborando (accordo fino al 2022 con ingaggio attorno al milione di euro). Con buona pace del Napoli, che dopo aver ottenuto la qualificazione Champions a Nizza proverà un tentativo in extremis per l’esterno viola. Sbattendo, però, contro un muro.