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LA STANGATA, Cinque giornate a Felipe Melo

di Marco Conterio

Arriva come un fulmine a ciel sereno. Poco prima delle sedici, direttamente dal Giudice Sportivo. "Cinque giornate a Felipe Melo per avere, al termine della gara, negli spogliatoi, colpito con un pugno al volto un calciatore avversario con conseguenze lesive (art. 19 comma 4 lett. b CGS)". Una stangata pesantissima in casa Fiorentina che, dati alla mano, dovrà reinventare il centrocampo contro l'Udinese prima, vista la concomitante squalifica di Montolivo, e nelle prossime quattro gare poi.

Un comportamento scorretto ed una condotta violenta quelli del centrocampista brasiliano. Una squalifica pesantissima che avrà, presumibilmente, conseguenze altrettanto importanti nei rapporti tra Felipe Melo e la Fiorentina. La società viola si stringe, al momento, nel massimo riserbo. La decisione pare che arriverà a breve ma ben ponderata da parte della dirigenza gigliata. Una multa? Sembra il minimo, nei confronti di un gesto che è assolutamente agli antipodi rispetto allo Stile Viola.

Cinque giornate, insomma. A lui, come a Lopez, mentre in casa Roma Mexes è fermato per tre e Spalletti per un turno. Commenti e pareri contrastanti che nasceranno dalle decisioni di Tosel a parte, resta una certezza. Dura, cruda, amara. Felipe Melo deve crescere. Nella testa, soprattutto, piuttosto che come calciatore. Perché un gesto simile, con l'ulteriore aggravante, qualora ce ne fosse il bisogno, di averlo commesso in un giorno particolare come sabato scorso, significano che ad oggi, dopo mesi di vita in riva all'Arno, dello "Stile Viola" ha capito ben poco.