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LA VARIABILE SPAGNOLA

di Tommaso Bonan

“Cuadrado non sta ancora benissimo, non so se vale la pena rischiarlo”. Un dubbio, quello espresso da Montella, che probabilmente verrà risolto soltanto a pochi minuti dall'inizio della sfida di stasera contro il Genoa (20.45). Al momento, il rischio che la Fiorentina possa scendere in campo senza il suo giocatore più in forma (nonché il più decisivo) è alto. Pedina inamovibile in queste prime partite ufficiali della stagione, il colombiano risente ancora di un affaticamento muscolare che, qualora lo costringesse al forfait, regalerebbe una maglia da titolare al suo sostituto più naturale, ovvero Joaquin.

Lo spagnolo è la vera variabile tattica di una partita che la Fiorentina è chiamata a non sbagliare. Un risultato positivo contro la formazione di Liverani (piena di ex fra i quali Gamberini, Santana e Gilardino) regalerebbe maggior entusiasmo in vista della sosta di campionato. Se dunque Joaquin è il candidato numero uno alla sostituzione di Cuadrado, la sua collocazione in campo rappresenta un rebus difficile da risolvere. Sulla destra del centrocampo a cinque, l'ex Malaga non garantirebbe quella doppia fase (difensiva/offensiva) che il colombiano, su preciso disposizioni di Montella, svolge regolarmente durante i novanta minuti. Ecco quindi l'ipotesi di un avanzamento di qualche metro dello spagnolo, che in questo caso modificherebbe l'assetto della Fiorentina in una sorta di 4-3-3 camuffato. Con la coppia Rossi-Gomez a completare il reparto, gli equilibri della squadra saranno comunque garantiti dal trio di centrocampo composto da Borja-Valero, Pizarro e Aquilani (Mati Fernandez tornerà in panchina).  

Un'opportunità, dunque, che in ogni caso Joaquin dovrà sfruttare al meglio. Sia come esterno di centrocampo, sia come suggeritore vicino alle punte. La sua duttilità tattica lo potrà aiutare ad imporsi come una risorsa importante della squadra, anche se con un Cuadrado così gli spazi potrebbero essere assai ristretti.