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LA VERA PANCHINA D'ORO

di Dimitri Conti

All'ora di pranzo, nel luogo più sacro del calcio italiano che risponde al nome di Coverciano, sono stati assegnati i premi per la Panchina d'Oro. Allegri si è aggiudicato quella di A, l'ex viola Semplici quella di B e Stroppa è stato invece premiato con quella di Lega Pro per il suo cammino alla guida del Foggia. Momenti di gioia anche in casa Fiorentina, visto il premio ritirato da mister Sauro Fattori per l'impresa fatta registrare dalle sue gigliate nella scorsa stagione. Chi non ha ufficialmente vinto, ma è come se moralmente l'avesse fatto, avendo guadagnato profondissimi attestati di stima da parte dei colleghi, è però mister Stefano Pioli.

Tantissimi i colleghi che hanno voluto sottolineare l'importanza del lavoro svolto dal tecnico viola, in particolar modo nel gestire una situazione potenzialmente devastante come quella della perdita di Astori, come sottolineato ad esempio da Spalletti (LEGGI QUI). Ma anche Zenga, sulla panchina del Crotone prossimo avversario di campionato, ha voluto subito precisare: "La Fiorentina è allenata da un grande tecnico", aggiungendo poi di avergli fatto i complimenti "perché è riuscito insieme ai suoi giocatori a gestire una situazione pazzesca". O ancora Marcolini, che ha parlato di grande spessore umano, e Giunti, il quale ha parlato di "garanzia Pioli" in esclusiva ai nostri microfoni (LEGGI QUI). O, infine, chi meglio di due fiorentini doc come Semplici e Baroni avrebbe potuto riconoscere la difficoltà del lavoro svolto dal tecnico che guida la squadra della loro terra? Nessun premio dunque per Pioli, per il quale però gli infiniti attestati di stima dei colleghi potrebbero rappresentare la vera panchina d'oro.