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LA VERSIONE DI COMMISSO

di Pietro Lazzerini

Se si vuol trovare un difetto alla proprietà Commisso, non si può certo partire dalla chiarezza, visto che quando c'è da esprimere opinioni sul mondo viola. Il presidente non si nasconde dietro lunghi silenzi o caffè informali, ma anzi, smania di poter parlare alla propria gente e questa distanza forzata a causa del Coronavirus gli ha pesato come se avesse legato alla gamba un macigno di una tonnellata. Il modo di interagire con il suo popolo è schietto, qualche volta con toni forti, come quando parla di arbitri o di fake news, qualche volta col sorriso sulle labbra, come quando dichiara di voler portare la sua Fiorentina in cima al mondo. Il suo modo di essere può piacere o meno, ma certo è che è animato da grande passione oltre che da una buona dose di pragmatismo che forse prima di ieri qualcuno non aveva ancora intravisto

Certo ogni tanto qualche equivoco nasce, soprattutto quando le sue dichiarazioni arrivano senza diritto di replica o comunque senza che qualcuno possa provare ad approfondire un tema piuttosto che un altro. Ma a causa del Covid, la strada tracciata dal club è stata chiara: nessuna conferenza in presenza con dichiarazioni al sito ufficiale. Probabilmente allo stesso Commisso avrebbe fatto anche maggiore comodo avere qualcuno davanti con cui dialogare, per comprendere il clima della città ma anche per tornare su temi liquidati forse con eccessiva fretta o per una difficile comprensione della domanda stessa. 

Commisso ha il grande pregio di non tirarsi indietro quando chicchessia gli pone una domanda. Risponde col sorriso ai tifosi o ai giornalisti e la stessa cosa fa con i propri giocatori o le istituzioni. Certo, da buon passionale, si arrabbia e non fa niente per nasconderlo, un altro evidente merito in un mondo dove troppo spesso si dice una cosa pensandone assolutamente un'altra. Veicolare il messaggio di un club che ha bisogno di aumentare i ricavi e di crescere nel tempo per puntare al massimo dei risultati sportivi non è così banale come sembra, anche perché arriva dopo un anno di luna di miele condita da grande entusiasmo e ora si deve porre le basi per il futuro anche nel rapporto tra tifoseria e proprietà. 

La speranza è di rivedere presto Commisso al Centro Sportivo. Di vederlo sorridente tra i suoi tifosi pronto a godersi la sua Fiorentina. Servirebbe come il pane anche per togliere un po' di tensione a un'annata difficile per tutti, a causa del Covid, di qualche scelta sbagliata e di risultati che sono stati lontani da quelli sognati al momento dell'approdo in Toscana del tycoon italo-americano. Ripartire dalla chiarezza è un punto di forza che tutti sono pronti a sottolineare e ad apprezzare. Commisso non si è mai tirato indietro e rispetto alle ultime modalità di comunicazione causate dall'emergenza, speriamo che non lo faccia in futuro, così da potersi spiegare al meglio con tutti, senza fraintendimenti dovuti alla lingua o alla distanza.