LA VIRTÙ DEI FORTI
Orbene, cari tifosi viola, pazientate. Infondo fra la fine del mese d'aprile, e quello di maggio poco cambia. E, poi, sempre di primavera si parla. A 48 ore da una riunione che sembra destinata a cambiare pochissimo, l'ennesimo rinvio coincide con la conferma che, nemmeno per questo appuntamento di venerdì, sono da attendersi risposte di una certa chiarezza. La Fiorentina, in pratica, attenderà la fine del campionato per rivedere le proprie cariche e, magari, darsi anche un assetto nuovo. Sperando, poi, che eventuali scelte di mercato non risentano di questi ritardi.
Nel frattempo, dunque, ai tifosi delusi da un'annata difficile sotto ogni aspetto e da un'atmosfera fredda che raramente si era respirata da queste parti non resta che aspettare. E, ancora una volta, dimostrare di possedere un'elevata dose di quella che si dice essere la "virtù dei forti". E cioè la pazienza. La stessa pazienza che, per inciso, mantengono di fronte al rinvio che ormai pare cronico su questioni come quella del ritorno ufficiale del presidente.
Nel mezzo, poi, oltre alla squadra che non ha mai girato, e al gioco che quasi mai si è visto, le difficoltà di una "tessera del tifoso" che, di fatto, ancora non funziona e quelle di uno stadio che, ogni giorno di più, ricorda la sua età a tutti coloro che decideranno di avventurarsi sulle sue tribune. Per carità, niente di male, finchè i tifosi, e la piazza intera, continuerà ad aspettare in silenzio segnali determinati e decisivi. Ma, al tempo stesso, ci permettiamo anche di sperare che tutta questa attesa, ancora una volta, non culmini in una serie di decisioni che, alla fine, non vengano nemmeno prese. Perchè errare è umano, ma perserverare (in questo caso nell'abuso della pazienza di una tifoseria intera) potrebbe essere persino diabolico.