LA ZAMPATA DEL CAPITÀN
Le prodezze di Luis Muriel e gli errori di Edimilson e Vitor Hugo hanno tolto un po' la scena a quello che probabilmente è stato il gesto più importante di Fiorentina-Sampdoria: il gol di Pezzella al 93' con annessa corsa verso la zona all'angolo tra Tribuna Laterale e Curva Ferrovia, mostrando la fascia che fu di Davide Astori.
Un gesto emozionante, carico di pathos - come direbbero i greci - e di significato. Un gesto che ha riconciliato con il calcio i presenti e non solo.
Nella spaccata di capitan Pezzella c'è la voglia di farcela, di riuscire a raggiungere un obiettivo oramai insperato (così si presentava la rimonta in 10 alla Sampdoria). E nel togliersi la fascia e mostrarla al popolo in festa sta invece racchiusa la piccola semplicità del calcio, capace di emozionare anche in un normale pomeriggio di gennaio.
La "profezia" della fidanzata Agus ha funzionato e Germàn Pezzella è tornato al gol. Una rete che mancava all'argentino dall'unica altra marcatura in maglia viola, targata 16 settembre 2017 contro il Bologna sempre al Franchi. Sintomo che Pezzella a "casa" sua si trova bene.
La zampata del Capitàn permette alla Fiorentina di guardare al prossimo impegno con il Chievo con più ottimismo, forti di un Luis Muriel in formato deluxe e di una difesa che con il suo uomo più rappresentativo è riuscita a riagguantare una sfida che sembrava ormai persa. "Crederci sempre", come sottolineato dallo stesso Pezzella appena finita la gara. La Fiorentina sembra aver fatto suo questo mantra.