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LAFONT INCANTA LA FRANCIA: È RE DEI CLEAN SHEET. E I VIOLA...

di Andrea Giannattasio

C'era un voto che domenica mattina campeggiava sulla prima pagina dell'Equipe, il più importante quotidiano sportivo in Francia. Era il "nove", cifra che raramente viene data in pagella a un singolo giocatore, anche dopo una prestazione di altissimo livello. Eppure, quel giorno, a meritarsela è stato Alban Lafont, estremo difensore del Nantes di proprietà della Fiorentina che in questo inizio di stagione è letteralmente rinato e che sabato è stato vitale nel successo che i gialloverdi hanno ottenuto in trasferta sul Lione. Mettiamo le mani avanti: l'obiettivo di questo focus non è fare le pulci a Bartlomiej Dragowski, che con la maglia viola sulle spalle ha iniziato molto bene una stagione che al momento lo porta ad avere una media-voto di 6,08 (la Fiorentina, con appena 16 parate effettuate, è anche la quarta squadra in A ad aver dovuto effettuare meno salvataggi tra i pali). 

RE DEL CLEAN SHEET - Resta tuttavia impossibile non rimanere impressionati davanti ai numeri collezionati in questo avvio di stagione dal francese classe '99, che nelle prime otto giornate di campionato è stato più di una volta decisivo nel blindare i cinque successi ottenuti dalla squadra di Gourcuff, attualmente seconda in classifica con 16 punti, ad appena due lunghezze dalla schiacciasassi Psg: nei primi otto turni di campionato, Lafont è stato sempre titolare, ha giocato per 90' ogni partita e ha mantenuto la porta inviolata in ben cinque circostanze, quattro delle quali nelle ultime cinque partite (e in quest'ultimo poker di gare, il Nantes ha sempre vinto 1-0). A suggellare questo momento positivo è arrivata anche la bella prova di un mese fa con la Francia Under-21, dove l'ex numero 1 viola ha battuto per 4-0 l'Albania. In totale, dunque, sono sei le partite in cui da inizio stagione a oggi l'estremo difensore transalpino ha mantenuto la propria porta inviolata. I clean sheet, dunque, sembrano diventati una sua specialità.

OCCASIONE VIOLA - Il talento di Lafont, che già prima del suo approdo a Firenze era noto a tutti gli addetti ai lavori, sta pian piano venendo fuori dopo un'annata molto difficile in riva all'Arno e la Fiorentina al termine di una stagione in cui ha fortemente temuto di aver fatto un buco nell'acqua può finalmente sorridere. Sia perché vede legittimato l'investimento di un anno fa di 8 milioni (anche se effettuato da una proprietà e da un management sportivo diverso da quello attuale) sia perché ha davanti a sé due strade in ogni caso redditizie. I viola potranno infatti scegliere di puntare di nuovo sul francese dall'estate 2021, quando cioè sarà scaduto il prestito biennale al Nantes, sia sperare di ottenere un corposo guadagno dalla sua futura vendita, solo nel caso in cui chiaramente Lafont dovesse continuare il proficuo rendimento di queste settimane. In una circostanza o nell'altra, dunque, la vicenda pare destinata ad avere un lieto fine.