LARRONDO, FIRENZE GRANDE CHANCE, ANDREMO LONTANO
È il giorno di Marcelo Larrondo in sala stampa. Il neo attaccante viola di scuola River, che ha scelto la maglia numero 18, viene presentato ai giornalisti assieme al club manager Vincenzo Guerini:
Sull'opportunita di Firenze: "Sono felicissimo di essere qui, voglio mettermi subito a disposizione del mister. Sono venuto qua per crescere e voglio aiutare la Fiorentina per i suoi traguardi. Voglio diventare quel giocatore che non sono diventato a Siena. Voglio sfruttare al massimo questa opportunità".
Su Siena: "In bianconero ho avuto poco spazio, sono però maturato abbastanza in quattro anni ma la vera esplosione la voglio avere qui a Firenze"
Sulle caratteristiche: "Mi piace attaccare in profondità, sono forte di testa. Spero di trovarmi bene con giocatori come Toni e Jovetic che sono davvero molto tecnici"
Sulla differenza tra Italia ed Argentina: "Ho fatto molto bene sia al River che nei primi anni con la Primavera del Siena. Ho giocato con continuità sia con Malesani che con Conte".
Sul calcioscommesse: "I tre mesi di squalifica sono stati davvero pesi per me: mi sono stati molto vicini gli amici. Sono però maturato di testa. Adesso però è tutto passato"
Sul suo idolo calcistico: "Sicuramente Batistuta".
Sulle sue condizioni fisiche: "Domenica non sono stato disponibile perché mancava ancora l'accordo tra Fiorentina e Siena".
Su un gol alla Juventus: "Per me sarebbe importantissimo segnare contro di tutti, Juve, Milan o Siena che siano. Conte è stato un grande allenatore per me ma adesso penso solo ad allenarmi e a mettermi a disposizione del mister. In questi giorni mi sono allenato bene, penso di essere già pronto per la prossima partita".
Sulle sue cose da migliorare: "Mi devo integrare col gruppo e mi devo allenare tanto ma poi penso che riuscirò ad essere più forte. Un mio punto debole? Non ne ho..."
Su Toni: "È un grandissimo giocatore, anche nei giorni scorsi lo osservavo. Il numero 18? Era la maglia disponibile".
Sugli obiettivi della Fiorentina: "La Fiorentina ha dei grandi giocatori e può arrivare lontanissimo. Dobbiamo allenarci per fare bene".
Sul patteggiamento: "Ho patteggiato perché credevo che avrei ricominciato a giocare prima".
Su Roncaglia: "Ho parlato sia con lui che con gli altri sudamericani: sono molto contento perché sono grandi ragazzi".