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LAVORI IN CORSO

di Andrea Giannattasio

State tranquilli, stiamo lavorando per voi”. Uno slogan a metà tra quello di autostrade per l’Italia e quello della linea due della tranvia. Sta di fatto, però, che è questo il messaggio che arriva forte e chiaro da qualche giorno dalle stanze dei bottoni di casa Fiorentina, quattro mura dove già da qualche tempo si sta già iniziando a costruire la Viola che verrà. Una squadra che sarà sicuramente senza Sousa e qualche big ormai arrivato al capolinea della sua esperienza in riva all’Arno ma con tanti giovani di belle speranze ed una linea italiana (con Chiesa, Bernardeschi e Saponara come fiori all’occhiello).

I quattro milioni di passivo con cui si è chiuso il recente bilancio 2016, del resto, ha dato due indicazioni ben precise alla proprietà: che il lavoro di Pantaleo Corvino per ripianare il saldo negativo accumulato in questi anni è stato pressoché concluso (tramite il mercato d’estate e quello di gennaio) e che d’ora in poi tutto ciò che verrà incassato in sede di vendite potrà essere (almeno in linea teorica) reinvestito in buona parte per ricostruire la squadra. Un autofinanziamento nel vero senso della parola, dunque. 

Non è un caso infatti che la Fiorentina abbia già messo in preventivo di spendere nell’arco dei prossimi mesi già delle cifre importanti: ai 6 milioni di Sportiello, cui si sommano anche gli 8 per Riccardo Saponara (già messi da parte per riscattare i sue cartellini), ci saranno con tutta probabilità da aggiungere anche i circa 5 milioni che Pantaleo Corvino dovrebbe andare a spendere a giugno per assicurarsi il talentuoso centrale serbo Nikola Milenkovic, per il quale in queste ore la Fiorentina sarebbe arrivata alla stretta finale. E, a detta della società viola, non è finita qui.