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LE CERTEZZE AL CENTRO

di Dimitri Conti

Rivoluzione, rifondazione, ricostruzione. Queste tra le principali parole utilizzate per descrivere il nuovo ciclo inaugurato dalla guida tecnica gigliata Corvino-Freitas nel loro secondo anno di insediamento ai vertici del calciomercato viola. Con una squadra trovata in un certo modo e arrivata in fondo all'estate dotata di un volto totalmente differente, è inevitabile che il lavoro di assemblamento operato da Pioli risulti complicato e necessario di un certo tempo per la sua effettività.

Ma tra un esperimento e l'altro è arrivato il tempo di riaffacciarsi al campionato, e domenica la Fiorentina è attesa dalla trasferta di Verona: alle ore 15 l'incontro con l'Hellas di Pecchia e dell'ex Pazzini, in cerca di una rinascita personale dopo le acredini delle ultime settimane, in particolar modo con il proprio allenatore e le sue scelte. A sentir parlare il tecnico gialloblu però la fiducia nel centravanti, che fu viola tra il 2005 e il 2009, non manca.

Tornando a Pioli, il tecnico viola ha bisogno di ripartire dal maggior numero possibile di certezze. Due di queste sono rappresentate dagli uomini che saranno impiegati in mediana: Milan Badelj è attualmente l'unico a poter fare da regista nel centrocampo gigliato, e al suo fianco c'è il suo partner designato dal mercato. Parliamo del francese Jordan Veretout, che ha mostrato qualcosa di buono soprattutto dal punto di vista dell'atletismo e del tiro dalla distanza. Ciò che appare certo, più al centro che in altri reparti, è che quelli siano i due titolari certi e che i rincalzi, Cristoforo e Sanchez, siano ben distanti nelle gerarchie. Serviranno gli straordinari per scomodare quei due, che - ora come ora - rappresentano una buona parte delle pochissime certezze nelle mani di Pioli.