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LE CONSEGUENZE DEL MERCATO

di Tommaso Loreto

Quasi spaventa immaginare dove potrà arrivare Dusan Vlahovic. Perchè a forza di vederlo segnare finisce per finire in secondo piano quell’anno di nascita che già basterebbe a raccontare di un fenomeno di appena 21 anni. E invece come se la carta d’identità non avesse più valore c’è tutto il resto del repertorio del numero 9 a far impallidire che pensava di potersi permettere di mettere un calciatore del genere in tribuna. Capocannoniere del campionato a quota 12 gol, di cui 8 nelle ultime 7 gare, record man nella storia viola a 29 gol nel 2021 (quota superata solo da Crespo e Higuain con 30 e da Cristiano Ronaldo con 33) e chi più ne ha più ne metta.

La lista di numeri che riguardano il serbo fa impressione se paragonata alla crescita esponenziale registrata nel giro di un anno, più o meno da quando Cesare Prandelli gli consegnò una maglia da titolare che lui non si è più tolto. E oggi, a suon di gol, Vlahovic è diventato anche leader di una squadra per la quale è il primo a sacrificarsi, come prima non gli capitava di fare. Per questo immaginare di perdere un valore aggiunto di questa portata fa paura, e per questo fanno paura gli scenari che si vanno disegnando anche sul mercato di gennaio. Perchè mentre le recenti cronache raccontano di nuovi contatti con l’entourage, ultimo l’incontro raccontato dal Corriere Fiorentino tra Barone e Ristic, ciò che filtra in termini di diplomazie non sembra preludere a grandi riavvicinamenti, nemmeno dopo gli ultimi colloqui.

Insomma se in casa viola un eventuale assalto dell’Arsenal già nel mese di gennaio, o di un altro club straniero, diventerebbe il punto di svolta per un cambio in attacco dove le quotazioni sull’arrivo di Borja Mayoral sono in forte crescita (e dove Scamacca sarebbe il sostituto di Vlahovic nell’ottica più futura) per il calciatore e il suo entourage resiste l’intenzione di restare in viola fino a giugno. Per poi prendere quella strada che per molti è già stata decisa, ma che nel caso in cui riguardasse la Juventus dovrebbe tener conto della vicenda plusvalenze che ad ora ferma qualsiasi mossa. Una serie di intrecci tutt’altro che semplici da gestire, più o meno mentre dalla Francia aumentano le voci relative all’esterno Ikonè evidentemente più raggiungibile di Berardi. Con la certezza, ormai ribadita anche dai numeri, di essere davanti a un vero e proprio fenomeno chiamato Vlahovic destinato a far parlare di sé - a suon di gol - ancora per molto tempo.