LE DUE PARTITE
Due sfide, cominciate a orari diversi, con obiettivi diversi. La prima è quella che va in scena in campo, con la Fiorentina che batte agilmente il Chievo sei a uno, la seconda quella sugli spalti mai così serrata negli ultimi anni. Serata che non si preannunciava banale, ma che a tratti ha avuto tinte quasi paradossali. Dopo i gol di Milenkovic, Gerson e Benassi il match con il Chievo non aveva più molto da offrire, e sul tre a zero è cominciata “l'altra sfida”.
La Curva riprende la contestazione interrotta mesi addietro, subito dopo gli altri settori - e in particolare la tribuna - rispondono con i fischi prima e i cori poi. Il botta e risposta va avanti per almeno cinque minuti, un inedito rispetto agli ultimi anni quando qualche fischio al contro i DV c'era stato, ma mai così ripetuto - e diffuso - almeno in tribuna. Solo quando la Curva torna a intonare il nome di Firenze sembra tornare la pace, ma sui cori anti Della Valle la spaccatura è evidente e netta.
Il campo, poco prima, aveva comunque offerto segnali più che incoraggianti. Un buon palleggio in una partita certamente in discesa dopo il gol di Milenkovic (bellissimo) ma certamente gestita a modo dalla Fiorentina. Con un Edimilson che alla prima da titolare non ha sfigurato, con Gerson subito in gol e successivamente sugli scudi per l'azione con l'assist del gol di Chiesa. E poi la voglia Simeone di scrivere il proprio nome tra i marcatori oltre alla precisione di Benassi che trova la sua prima doppietta
Forse è mancato Eysseric nell'attacco viola, però è suo l'assist per il Cholito, mentre la difesa non ha poi corso enormi rischi al cospetto di un Chievo mai in partita, eppure in attesa di ritrovare Veretout in mezzo al campo, e Pjaca in attacco, questa prima uscita può certamente far sorridere. In fondo saranno proprio le indicazioni del campo che potranno fungere da unica cura alle divergenze tra tifosi (bello comunque l'applauso di tutto lo stadio all'ex Tomovic). Intanto quelle sensazioni positive su un gruppo tutto da scoprire percepite durante l'estate, e contestazioni a parte, hanno trovato una primissima conferma e convinto i 25 mila che ieri sera erano al Franchi.