LE MILLE E UNA NOTTE
Una notte da capolista, anche se - ovviamente - con tutti i particolari crismi del caso. Un evento che in casa Fiorentina non si verificava da tempo, e che è stato accolto tra tutti i sorrisi a causa della circostanza offerta dal calendario e dal pareggio di ieri sera del Bentegodi tra Hellas Verona e Roma.
Con il Napoli vincente al Tardini, poi, la magia del momento è già svanita ma certamente a seguito del successo di misura sui granata è il sorriso a farla da padrone sui volti dei protagonisti viola, partendo da quello più in alto di tutti, il presidente Rocco Commisso.
Tra i vari aspetti da lui toccati, ci ha comunque tenuto ad evidenziarne uno: è la vittoria numero mille della Fiorentina allo stadio Franchi, una ricorrenza tramite la quale probabilmente Commisso ha voluto far capire l'importanza di fare tanti punti nelle partite interne, un aspetto costantemente deficitario negli ultimi anni in salsa viola, e che deve invece tornare ad essere centrale. Assieme ai gol del centrocampo, uno dei talloni d'Achille della passata stagione, la prima della Viola made-in-USA.
In tal senso, le parole di Iachini indirizzate a Castrovilli nella conferenza stampa della vigilia, col senno di poi, sono apparse realmente profetiche: "La numero 10 è una maglia importante, lo individua nella storia del club. Per crescere ancora deve aggiungere alle sue prestazioni, qualche gol. Un centrocampista è al top quando fa 8-10 reti a campionato: sto battendo il ferro per questo". A giudicare dalla prima, positiva uscita, si direbbe che abbia saputo toccare davvero le giuste corde. In attesa, e con la speranza, che i tre punti e tutti gli aspetti positivi ad essi connessi trovino una maggiore continuità rispetto a quella vissuta negli ultimi periodi.