LE NOTTI INSONNI E LA SVOLTA DI ROMA: TORREIRA È QUASI VIOLA
La svolta è arrivata domenica pomeriggio, quando mancavano poche ore al fischio d’inizio della sfida tra Roma e Fiorentina. I viola hanno deciso di affondare il colpo su Lucas Torreira e nonostante l’inserimento last-minute dell’Eintracht Francoforte (che avrebbe garantito all’Arsenal, detentore del cartellino del mediano, un acquisto a titolo definitivo) la trattativa è andata avanti senza sensibili scossoni. L’ex Pescara e Samp sarà a Firenze per la firma nelle prossime ore (difficile domani, più probabile da mercoledì in poi) e andrà a completare un reparto che è pronto a salutare uno tra Amrabat e Duncan: la formula sarà quella di un prestito con diritto di riscatto (che può diventare obbligo a determinate condizioni) ma tutto sarà più chiaro in serata. Quello che conta è che l’accordo di massima tra le due società è già stato trovato e che il giocatore, cercato anche da altre società in Italia, ha ribadito la sua priorità totale alla Fiorentina.
Merito del grande feeling che Torreira ha sempre avuto con Daniele Pradè, l’uomo che lo ha visto sbocciare a Genova tra il 2016 e il 2018 (non è stato però acquistato da lui visto che la Sampdoria si era già assicurata il cartellino dell’uruguagio nel 2015, lasciandolo però a giocare in prestito al Pescara) e che negli anni della sua carriera ha saputo coltivare anche un rapporto privilegiato anche con il manager del centrocampista, quel Pablo Bentancur che sempre in Liguria ha portato nel 2017 un altro suo assistito, ovvero Gaston Ramirez. La Fiorentina avrà dunque il suo nuovo “play atipico”, visto che nonostante la zona di campo presidiata sia quella del classico regista, le caratteristiche di Torreira sono molto diverse rispetto a quelle di David Pizarro, con il quale si stanno già sprecando i paragoni a Firenze.
Lo stesso Pradè (che magari non lo confesserà mai, ma per riportare Torreira in Italia e in particolar modo a Firenze in questi due anni ha passato svariate notti insonni, talmente è stato tormentato da questo colpo) ha sempre detto che prima di poter ritenere l’uruguagio un nuovo Pek servirà che il giocatore maturi in due aspetti: il tocco di palla e la visuale. Ma per il momento Italiano può sorridere: ha trovato finalmente l’uomo a cui affidare le chiavi del suo centrocampo.