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LE NUOVE GERARCHIE

di Paolo Bocchi

Da sempre il periodo che separa la fine del calciomercato dall'inizio del campionato è quello dedicato ai pronostici. Tutti, dagli ex allenatori e giocatori, agli opinionisti fino ai semplici tifosi si cimentano in previsioni e fantomatiche "griglie" di partenza per individuare le protagoniste del campionato che sta per cominciare. Nessuno al momento, al di fuori dei confini cittadini, indica la Fiorentina come possibile squadra di vertice, o almeno come outsider. Solo l'ex ct azzurro Marcello Lippi, circa una settimana fa, ha indicato i viola come possibile sorpresa del campionato, grazie soprattutto per il recupero di Stevan Jovetic, molto stimato dall'ex allenatore bianconero.
Dopo i primi quattro, splendidi, anni della gestione Prandelli, in cui la squadra viola, grazie ai suoi piazzamenti, era entrata di diritto nel novero delle favorite ai primi posti, le ultime due deludenti stagioni hanno fatto si che la Fiorentina perdesse posizioni e considerazione dell'opinione pubblica. E, di fatto, si venissero a creare nuove gerarchie grazie ai risultati di Napoli, Lazio e Udinese, squadre che per anni erano rimaste dietro ai viola.

Per la Fiorentina questo potrebbe essere un vantaggio: partire a fari spenti senza la pressione di dover essere protagonisti a tutti i costi. Un vantaggio che dovrà essere sfruttato però, perchè l'ambiente viola mal digerirebbe il terzo anno consecutivo a lottare nelle posizioni di centroclassifica. Non ci sarà l'impegno europeo, ma questa purtroppo non è una novità, e questa rosa uscita dal calciomercato appare completa e competitiva per ben figurare nelle due competizioni, campionato e coppa Italia, in cui sarà impegnata.
Sulla carta, solo Milan e Inter appaiono fuori portata, e questa Fiorentina può e deve giocarsela con tutte, senza paura. Solo così sarà possibile tornare a far parte del calcio che conta, in Italia e in Europa. Solo così si potranno riscrivere le nuove gerarchie, e ridare entusiasmo a tutta la città. A Sinisa Mihajlovic e ai suoi ragazzi il compito di riuscirci.