LE PAGELLE, FENOMENO JOJO. LA PRIMA VITTORIA DI DELIO ROSSI
NETO – Più o meno inoperoso nella prima mezz'ora, al primo intervento si fa però trovare pronto. E il tiro è di un certo Totti. Più tardi attento anche sulla conclusione di Lamela. Sul vantaggio della Roma può fare poco perchè Lamela è a un passo, ma il pallone gli passa sotto le gambe. Poi è di nuovo bravo sempre sull'attaccante argentino. Sciupa una prestazione tutto sommato accettabile con il rinvio sbagliato che vale il tre a zero giallorosso. Cede nel finale, 5,5.
CAMPORESE – Con Gamberini acciaccato si ritrova titolare nello stadio in cui ha già vinto la coppa con la Primavera. Le doti sono quelle già intraviste qualche tempo fa, la personalità pure. A vederlo in campo ti domandi perchè non ha giocato negli ultimi 5 mesi. Meglio che a Sassuolo continuino a osservarlo in tv, 6,5.
NATALI – Meno sicuro di altre circostanze, commette qualche errore di troppo nella prima mezz'ora. Anche nel secondo tempo non è impeccabile e anche se non è direttamente responsabile sui gol romani, non è una gran serata, 5,5.
NASTASIC – In leggero ritardo su Totti che conclude a rete, è forse l'unica sbavatura del primo tempo. Nella ripresa, però, è suo l'errore che Lamela sfrutta per il gol del vantaggio giallorosso. Ed è un errore grave, che pesa sul risultato. Il giudizio finale sarebbe sicuramente positivo se non fosse proprio per quell'amnesia che, alla sua età, può comunque starci, 5,5.
CASSANI – Confermato titolare gioca la seconda gara in pochi giorni nonostante sia da poco rientrato dopo l'infortunio. Dovrebbe perciò essere a rischio stanchezza prima di altri. Sarà il ruolo, o sarà la condizione, ma tiene bene e nel ruolo a centrocampo sembra trovarsi a proprio agio, 6.
BEHRAMI – Problemi alla mano o meno, gare ravvicinate o terreni di gioco duri poco cambia. Lui sembra sempre ovunque, e spesso arriva in anticipo. Alla lunga, però, è costretto a mollare di fronte agli episodi che favoriscono la Roma. Solita generosità, 6,5.
Dal 35'st LAZZARI – S.v.
MONTOLIVO – Su un bel pallone al limite si perde al momento dell'ultimo dribbling, mentre partecipa all'azione convulsa che vede il pallone sfilare via nel mezzo dell'area piccola. Pregevoli alcuni lanci, soprattutto in apertura di secondo tempo. Alla lunga resta su ottimi livelli, a differenza della Fiorentina che pian piano si spegne, ed è anche tra i primi a rinfrancare i giovani dopo gli errori. In crescita, 6,5.
SALIFU – Ignora, giustamente, i vomitevoli ululati del pubblico di casa, e corre a ripetizione in mezzo al campo. Ci prova anche col tiro da fuori ma non centra lo specchio della porta e manda alto. S'incolla a Totti e spesso e volentieri riesce a limitarlo con esperienza da veterano, senza contare il filtrante per Cerci che conclude a rete. La sua è una partita da voto alto, fino all'errore che regala alla Roma il 2-0. Come per Nastasic, anche nel suo caso, alla sua età può capitare. Sul resto c'è solo da farlo giocare il più possibile, 5,5.
PASQUAL – Schierato come quinto di centrocampo a sinistra ci mette un po' a entrare in partita, commettendo qualche errore marchiano. Cicinho lo mette in difficoltà, poi spreca anche una buona occasione. Nella ripresa avrebbe sui piedi il pallone per il pareggio immediato, ma è sfortunato e il suo tiro viene respinto da un difensore sulla linea con Stekelenburg osservatore. Peccato, perchè la conclusione sembrava valere il pareggio, 5,5.
Dal 25'st VARGAS – S.v.
LJAJIC – JoJo vuole ricambiare il favore del “Piola”, e gli fornisce almeno due palloni da leccarsi i baffi. Sul primo è molto defilato, e il tocco ravvicinato non è semplicissimo, sul secondo è invece più impreciso allungandosi troppo il pallone sul controllo e consentendo a Stekelenburg l'uscita. Alla lunga pesa la sua mancata cattiveria sotto porta, e stavolta non arrivano gli assist di Novara 5,5.
Dal 17'st CERCI – Entra e conclude a rete, ma il tiro è centrale e ne sortisce solo un angolo. E' l'unico sussulto prima che la Roma chiuda il conto. Resta da capire dove potrà giocare in questa Fiorentina, 6.
JOVETIC – La musica di Novara non sembra cambiata. Incanta con le prime due giocate che liberano Ljajic nelle migliori occasioni del primo tempo. Sul primo assist si concede un numero da rivedere al rallentatore fino alla noia. In mischia sfiora il gol del vantaggio, ma non è fortunato. Nel secondo tempo è lui a liberare Pasqual al tiro subito dopo il gol di Lamela. La Fiorentina esce sconfitta, ma la sua serata è da incorniciare ed è fatta da fior di numeri. Resistono gli interrogativi sul ruolo da prima punta, semplicemente deve giocare vuole (magari con un attaccante di ruolo). Ma intanto Firenze sta scoprendo che il suo campione è ancora più forte di quanto potesse pensare. Praticamente un fenomeno 7.
ROSSI – Conferma il modulo, cambiando qualcosa in difesa e in attacco oltre al portiere. L'avvio di gara vede la sua squadra contratta, un po' in bambola, ma dopo il primo quarto d'ora è tutt'altra storia. Jovetic si accende e Ljajic ha due buone occasioni, prima della mischia in area piccola. La squadra gioca, corre, tiene il campo, e regge il confronto con la Roma fino all'intervallo. Il gol della Roma è una doccia fredda, ancora peggio il raddoppio per non dire il tre a zero. In tutte le circostanze è la carta d'identità a raccontare l'errore che vale i gol romanisti, ed è lo scotto da pagare a una formazione di giovani. Ma stasera la Fiorentina conferma quanto fatto vedere a Novara, corre (ci ripetiamo....), gioca, entusiasma e soprattutto si ritrova su una strada che è stata finalmente imboccata. Quella fatta dai giovani ai quali va dato il tempo di maturare. Nel frattempo, per oltre un'ora, i tifosi viola si ritrovano dopo un anno e mezzo a emozionarsi di nuovo per il calcio della loro squadra. Ed è questa, al di là della sconfitta, la prima grande vittoria di Delio, 6,5.