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LE PAGELLE. Fenomeno Jovetic, Melo tanta roba

di Tommaso Loreto

FREY – Non ha certo bisogno di dover scaldare i guanti nell'estate Siciliana, ma si fa trovare pronto quando deve intervenire per la prima volta sul tiro di Llama. Graziato da Tedesco che sbaglia fortunatamente mira. Puntuale, 6,5.


COMOTTO – Meno propenso a spingere rispetto al solito, ma con una corsia mancina come quella viola può anche permettersi di rimanere in difesa. Più intraprendente, invece, nella seconda frazione di gioco. Sembra severo il cartellino giallo rimediato dopo l'errore di Montolivo. Attento, 6.


GAMBERINI – Precisa e attenta la prima chiusura in calcio d'angolo su Mascara. Saltato secco, invece, da Tedesco che però sbaglia clamorosamente davanti a Frey. E' comunque l'unico passaggio a vuoto di una gara positiva, 6,5.


DAINELLI – Ordinaria amministrazione per tutto il primo tempo, nella ripresa deve ricorrere alle cattive maniere per fermare Mascara. Non in diffida non sarà squalificato nonostante l'ammonizione. Sufficiente, 6.


PASQUAL – Condizione atletica invidiabile, a dispetto dal caldo, testimoniata dalle sortite offensive a sinistra e dai traversoni pregevoli. Su uno di questi Jovetic sfiora il raddoppio. Stantuffo, 7.


FELIPE MELO – Al rientro dopo la squalifica si capisce subito che la Fiorentina con il brasiliano in campo riesce a trovare maggiore equilibrio. Gioca peraltro con grande attenzione e pulizia negli interventi evitando qualsiasi fallo. Quando parte palla al piede è un treno, chiedere a Llama che non può far altro che farsi ammonire. In condizioni straripanti manda fuori di un niente sugli sviluppi di un corner. Come direbbe lui, tanta roba, 7.


MONTOLIVO – Il suo compito in mezzo al campo è favorito dal rientro di Felipe Melo. Ci sta il giallo per il fallo su Carboni, ma spesso riesce a interrompere il gioco in modo regolare. Prova la botta da fuori mandando fuori dallo specchio, al secondo tentativo trova una splendida risposta di Kosicki a negargli la gioia del gol. Rischia molto con un appoggio sbagliato e un altro intervento ai limiti dell'ammonizione. Diesel, 6,5.


KUZMANOVIC – La premessa è che, schierato a destra, di fatto, non gioca nel suo ruolo. Ha sui piedi il pallone buono per il raddoppio e lo gestirebbe anche bene, ma il diagonale è troppo angolato e finisce a lato non di molto. Sbaglia, invece, nella ripresa sprecando un buon pallone sulla destra dello scacchiere viola. In chiaroscuro, 6.
Dal 23'st DONADEL – Entra per dare più sostanza al centrocampo gigliato riuscendoci con buon profitto. Efficace, 6.


VARGAS – Non sembra accusare l'emozione del ritorno al “Massimino” e, anzi, è sua la prima azione pericolosa con cross basso sbrogliato dalla retroguardia siciliana. Conferma tutta la tranquillità con la quale riesce a giocare e anche in fase di cross sa rendersi insidioso. Ispirato, 7.
Dal 27' st GOBBI – S.v.


JOVETIC – A lungo atteso e richiesto, sceglie forse il momento più cruciale e importante per firmare il primo gol su azione. Il diagonale dal limite è splendido per potenza e precisione e vale un vantaggio straordinariamente importante. Costringe il portiere del Catania al miracolo sulla sua incornata. Fenomeno, 7,5.
Dal 37'st ZAURI – Chiude il discorso Catania girando in rete il due a zero. Provvidenziale, 6,5.


GILARDINO – Ha il merito di spizzare di testa il pallone che Jovetic trasforma in oro massiccio con il gol del vantaggio. Stovini è una vecchia volpe e riesce a controllarlo con buona continuità. Lui si adatta e difende, al solito, centinaia di palloni. Fermato in dubbio fuorigioco nel finale di partita. Gara di sacrificio, 6.


PRANDELLI
– L'avvio di partita della Fiorentina è da manuale. Grinta, pressing, determinazione, e possesso palla. E mentre da Bergamo arriva la notizia del gol orobico, Jovetic realizza il primo gol su azione. La sua squadra tiene in pugno tutto il primo tempo, soffre un po' a inizio ripresa, ma riesce sempre a pungere in avanti con crescente pericolosità. Con Donadel, Gobbi e Zauri si chiude nel finale difendendo, forse, i tre punti più importanti della stagione e chiudendo il discorso proprio con Zauri. Un altro passo verso la storia, 7.