LE PAGELLE. Mostruoso Zanetti, gioiello Jovetic
FREY – Dopo 45 minuti passati ad ammirare i compagni capisce subito che il secondo tempo sarà tutta un'altra musica. Bravo su Benayoun, si ripete poco dopo su Kuyt. Attento nelle uscite regala sicurezza a tutto il reparto. Per una volta non è tra i protagonisti, 6,5.
COMOTTO – Sulla destra spinge come un dannato e intorno alla mezz'ora rischia pure di mettere sui piedi di Jovetic il pallone del raddoppio. Anche nel secondo tempo, quando il Liverpool cambia volto, non rinuncia alle sortite offensive. All'altezza, 6,5.
GAMBERINI – Con un Dainelli in queste condizioni finisce che non ti accorgi del suo prezioso apporto sulla lina difensiva. In apertura di secondo tempo è comunque provvidenziale su una bella iniziativa di Kuyt. Altrettanto bravo su Torres strappando applausi al “Franchi”. Ma gli interventi difficili sono su Benayoun e Fernando Torres. Provvidenziale, 7.
DAINELLI – I suoi primi quindici minuti sono perfetti. Alla faccia del “Ninho” Torres. Non un errore e grande tempismo nelle chiusure, con un bel lancio che libera Jovetic al tiro. Fra i migliori dei suoi non sbaglia un colpo per tutto il primo tempo. Capitan coraggio, 7,5.
GOBBI – Un po' in ombra rispetto al dirimpettaio Comotto, ma nel primo tempo anche lui è su buoni livelli. In avvio di ripresa perde Gerrard sulla sua corsia, ma è soprattutto Kuyt a creargli i maggiori problemi. Non a caso, dalla sua parte, la Fiorentina soffre maggiormente. Tuttavia non sfigura, 6,5.
ZANETTI – Trova subito le giuste geometrie in mezzo al campo, pescando bene i compagni con lanci precisi. Si supera nell'occasione del gol, mettendo Jo-Jo a tu per tu con il portiere avversario con un super assist. Attento e concentrato su ogni pallone è il metronomo del centrocampo gigliato, e non rinuncia mai all'”imbucata” vincente. Quel che stupisce è anche la fase d'interdizione con decine di palloni recuperati. Mostruoso, 8,5.
MONTOLIVO – E' la sorpresa dell'ultimo minuto visto che secondo le previsioni avrebbe dovuto giocare Donadel. Facilitato dalla serata straordinaria di Zanetti bada soprattutto a contenere la mediana inglese riuscendoci con buon profitto. Ordinato, 6,5.
MARCHIONNI – Ci prova in rovesciata sugli sviluppi di un corner, ma è in offside. Complice la libertà di cui gode Mutu, svaria da destra a sinistra. Il raddoppio nasce da una sua cavalcata sulla destra e dal suo traversone raccolto da Vargas. Gara di enorme generosità con ripiegamenti e contropiedi avviati, palla al piede. Freccia viola, 7. Dal 44'st DE SILVESTRI - S.v.
VARGAS – Primo spunto pregevole in mezzo a due avversari saltati secchi. Sfiora il raddoppio con un bolide dalla sinistra che costringe Reina all'angolo. Concede il bis più tardi con la non trascurabile differenza che, stavolta, ci mette il piedino Jovetic ed è il due a zero. Nel momento di difficoltà ripiega a sostegno della difesa facendosi la corsia sinistra avanti e indietro. Furia mancina, 7.
Dal 30' st JORGENSEN – S.v.
JOVETIC – La prima fiammata viola del match arriva su una sua percussione, deviata in calcio d'angolo. Ci riprova poco dopo da fuori mandando a lato. Sono solo le prove, alla terza occasione non si fa impressionare da Reina e piazza il rasoterra buono per l'uno a zero. Le luci europee lo esaltano, lui non si scompone e sulla “stecca” di Vargas piazza la zampata del due a zero per una doppietta da sogno. Nel secondo tempo deve necessariamente arretrare, ma quando inventa viene giù lo stadio. Gioiello, 8.
MUTU – Il piglio è quello dei periodi migliori, e lo s'intuisce fin dalle prime battute di gioco. Nel primo tempo si muove moltissimo alla ricerca del pallone migliore. Pochi fronzoli e grande sacrificio nella sua gara, ma è quel che serviva. Sostanza, 6,5.
Dal 36' st DONADEL – S.v.
PRANDELLI – La Fiorentina, fin dai primi minuti, non si fa intimorire e, anzi, fa la partita con pressing a tutto campo e dinamismo. Il risultato finale del primo tempo è la logica conseguenza di quarantacinque minuti di altissimo livello giocati, praticamente, alla perfezione. Si Firenze si lustra gli occhi davanti a una notte magica, è soprattutto merito suo. Capolavoro, 7.