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LE PAROLE CHE NON TI HO DETTO

di Luciana Magistrato

Un appello accorato da una parte e un freddo comunicato dall'altra, dopo la visita di Andrea Della Valle a Firenze. Sono le due facce della medaglia di un diverso modo di vedere la Fiorentina. Una Fiorentina -intesa come squadra - che in questo momento ha bisogno certo di sostegno ma nessuno a dire il vero gliel'ha ancora tolto, neanche quando si impattava in casa con il Cagliari o in trasferta a Frosinone o a Bologna e tanto meno al Franchi con la Juve. La tifoseria c'è e probabilmente ci sarà sempre al di là dei risultati, evidentemente per la maglia che rappresenta una città (e non solo ovviamente) e non certo per la dirigenza. E sono tanti i punti interrogativi che alla vigilia di una partita così importante restano senza risposta, visto che il comunicato pubblicato sul sito ufficiale parla di un patron a sostegno di allenatore, squadra e dirigenza che l'ha costruita, di un ADV che ha voluto far sentire la propria vicinanza: "fate il vostro lavoro come sapete fare e come avete a lungo fatto, la società c'è ed è con voi" le parole in soldoni. E d'altronde se il riferimento è "la settima posizione" posta come obiettivo da ADV a Moena il percorso può andare bene perché la classifica in quelle posizioni è molto corta.

Ma al di là di questo obiettivo che voleva comunque intendere l'ultimo posto per centrare l'Europa League, il problema è capire se questo vivacchiare di queste ultime stagioni e una squadra che vede nel pareggio contro le medio-piccole la massima espressione va bene alla proprietà (Diego Della Valle ha sempre rifiutato questa parola, già dal lontano 2008 quando presentò per la prima volta la Cittadella viola, poi finita nel nulla), se quella fiducia in Pioli, nella squadra e in chi l'ha creata con i suoi limiti è assoluta qualunque cosa accada a costo di perdere un'altra stagione o se è a tempo, se il risultato di Reggio Emilia può smuovere qualcosa, se nella questione stadio la scadenza del 31 dicembre verrà rispettata (che poi le lungaggini dipendano anche dalla burocrazia e dal dover spostare un polo agroalimentare è un altro conto), se ci sono soldi per il mercato di gennaio (vista la povertà di quello estivo che - portiere a parte - ha costretto a ricorrere ai prestiti) e come verrà fatto...

C'è da chiedere infine se il rapporto Della Valle-città e in questo caso stampa sarà mediato dall'ufficio stampa attraverso meri comunicati o si potrà avere un confronto vero, a Firenze e non lontano dalla città come ormai accade costantemente (Benevento, Arquata del Tronto, Roma, Moena, San Severino Marche le ultime chiacchierate con ADV e DDV, tralasciando le doverose parole in occasione della morte di Astori al centro sportivo). La cena di Natale, che fino a qualche anno fa era motivo di incontro e confronto della proprietà con i giornalisti (lì per lavorare a margine della serata, a scanso di equivoci), vedrà dunque l'auspicabile presenza dei Della Valle e un sereno confronto con Firenze o resterà una simpatica serata con visita guidata alla Certosa per gli sponsor avvolta nel mistero? Insomma qualche domandina andava fatta e alcuni media -tra cui Firenzeviola- il proprio lavoro ha provato a farlo, intercettando inutilmente il presidente all'uscita.