LE PROVE DEL NOVE
Finalmente è tornato il sorriso in casa Fiorentina. La vittoria contro l'Udinese ha regalato un po' di tranquillità all'ambiente gigliato, che però è già proiettato alla prossima sfida, domenica sul campo del Benevento. Gli avversari di turno arrivano alla partita con il morale sotto i tacchi, ma proprio questo potrebbe rappresentare un fattore di imprevedibilità nei confronti della truppa allenata da Pioli, costretta così dai favori del pronostico ad una vittoria. Senza se e senza ma. Ma, è sicuro, non sarà così facile: la Fiorentina è chiamata alle prove del nove.
In che senso? La prossima giornata di campionato sarà appunto la nona, ma non solo: il Benevento ha perso tutte e otto le partite disputate fino a questo momento. Diventa dunque fondamentale per la Fiorentina regalare il nono dispiacere consecutivo al concittadino Marco Baroni, ancora sulla panchina del Benevento nonostante un inizio a dir poco tragico. O meglio, il peggior avvio di sempre per una squadra di A, dato che proprio ieri sera è stato superato il record negativo precedentemente fissato dal Venezia, che aveva resistito per quasi settanta anni.
Sarà la prova del nove anche per il nove. Non è uno scioglilingua: stiamo parlando di Giovanni Simeone. Il centravanti argentino indubbiamente si sta facendo apprezzare per il movimento continuo e la voglia congenita di fare la guerra là davanti, ma quello che si aspettano i tifosi viola è il gol. E soprattutto sperano che non sia vero che il Cholito segni solo a Verona: sarebbe tragico, dato che le due trasferte scaligere sono state già giocate. Scherzi a parte, per rilanciare le ambizioni europee della nuova Fiorentina sono necessari i gol che si richiedono ad un vero numero nove, fin qui ancora fermo a quota due. Perché per essere un nove ci vogliono le prove.