Le "scelte drastiche" per uscire dalla crisi: ritiro, tagli o una figura di calcio
Il pomeriggio di ieri al Mapei ha messo in luce non solo una prestazione deludente della Fiorentina, ma anche profonde crepe interne. Le parole del ds Roberto Goretti hanno fatto intendere come oggi sia lui l’unica figura con reale competenza calcistica a tenere il club in carreggiata, mentre la proprietà resta silente oltreoceano e altri dirigenti avevano dipinto un quadro troppo ottimistico rispetto alla realtà. La partita con il Sassuolo ha rivelato malumori, contrasti in campo e distanze tra le parole pubbliche e l’ambiente reale. Le “decisioni drastiche” evocano tre scenari possibili: un ritiro prolungato per responsabilizzare la squadra, una selezione dura della rosa con eventuali esclusioni di chi non è funzionale al progetto, o l’arrivo di una figura apicale capace di commissariare il club e ridare ordine, visibilità e peso politico come Marotta o Galliani. Qualunque strada si scelga, il tempo è nemico dei viola: ogni giorno senza interventi concreti rischia di compromettere la stagione. Questo uno dei pezzi più letti oggi su Firenzeviola.it.
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