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LE SOFFERENZE DEGLI ALTRI

di Dimitri Conti

Impossibile negare l'evidenza: la sconfitta interna di mercoledì sera della Fiorentina contro il Sassuolo ha fatto male. Malissimo. Un dolore quasi lancinante, se si considerano i passi avanti mostrati nella trasferta di Roma dalla squadra viola, dopo un esordio post-Covid che non aveva lasciato esattamente sorrisi impressi sui volti del popolo gigliato, visto il deludente pareggio tra le mura amiche contro un Brescia incerottato e ridotto ai minimi termini tra infortuni ed assenze di vario genere. Al di là del risultato, però, sono stati numerosi i segnali fortemente negativi che non lasciano del tutto tranquilli in vista del prosieguo.

Su tutti, l'ormai cronica fatica che fa la Fiorentina a sfruttare le occasioni che capitano, tramutandole magari in gol: anche nella partita con il Sassuolo, infatti, le occasioni teoricamente sono arrivate, si pensi per esempio all'iniziale parata di Pegolo a tu per tu con Chiesa, quando il punteggio era ancora sullo 0-0. La squadra di Iachini, però, il gol l'ha trovato solamente al novantesimo, a giochi ormai belli che chiusi, consolandosi quantomeno per il ritorno alla rete di un Cutrone che ormai da oltre trenta partite di Serie A non riusciva più a finire sul tabellino. Poco per gioire, onestamente, viste anche le preoccupanti amnesie difensive e di lettura tattica (basta rivedersi i tre gol del Sassuolo, per farsi un'idea) evidenziate dai viola.

L'unica nota leggermente più intonata, se così la si può definire, arriva casomai dalle altre pretendenti alla lotta salvezza e dalle loro fatiche, visto che tra le squadre in corsa con la Fiorentina, solamente Udinese e Sampdoria hanno conquistato tre punti, con la lontana SPAL unica altra a guadagnare terreno e punti, uno, nei confronti della squadra gigliata. Certo, rimane comunque troppo poco per poter far vivere sonni tranquilli ai tifosi della Fiorentina.